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Panicale: E’ passato più di un anno dalla costituzione del “Comitato Civico per Panicale”.

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E’ passato più di un anno dalla costituzione del “Comitato Civico per Panicale” e riteniamo giusto informare i 550 firmatari e i cittadini tutti sulle attività intraprese, soprattutto quelle dell’ultimo periodo.

  Nato dalle perplessità e dalle incertezze tangibilmente percepite da gran parte di tutta la popolazione residente nel Comune di Panicale, riferentesi alle vicende riguardanti il dislocamento degli uffici comunali, gli investimenti riguardanti il polo scolastico ed il latente smantellamento del distretto sanitario, il Comitato ha dapprima richiesto un incontro con tutti gli eletti del Comune di Panicale, invito completamente declinato dalla maggioranza, poi  un’ Assemblea pubblica alla presenza di tutti i componenti dell’attuale Amministrazione.

Negata anche la partecipazione all’Assemblea da parte dell’Amministrazione, motivata da pseudo logiche “di partito”, il Comitato ha chiesto udienza al Sindaco il quale, avendo inizialmente mal interpretato l’invito, ha poi accettato.

Il Suo singolare e spiacevole comportamento avuto in quel 19 Dicembre 2017 presso la sede comunale, dovuto all’infondata pretesa di voler incontrare il solo Coordinatore, si è arricchito anche della mancanza di rispetto verso tutta la popolazione Panicalese.

E istituzionalmente grave è stata la immotivata reazione del Sig. Sindaco verso un concittadino che si accingeva ad accompagnare il Coordinatore, intimandogli di allontanarsi dall’ufficio comunale!

Mantenendo fede al dichiarato principio del costruttivo confronto, in data 05 Gennaio 2018 il Comitato Civico per Panicale ha inoltrato formale istanza al Sindaco di Panicale contenente le dichiarazioni da confermare, o da rettificare, relativamente agli argomenti precedentemente trattati e come concordato con il Coordinatore del Comitato dell’epoca.

Allo stato attuale l’impegno assunto in sede di incontro è stato disatteso.

Giulio Cherubini ha preferito scegliere il silenzio non confermando, né tantomeno rettificando quanto da Lui stesso affermato.

Si ritiene pertanto necessario e doveroso informare i cittadini di Panicale in merito a quanto accaduto.

Quei cittadini che volutamente non sono stati ascoltati, nonostante l’impegno dichiarato fosse: “Sarò vicino al disoccupato, all’operaio, all’agricoltore, al commerciante, all’imprenditore”, recitava l’allora candidato Sindaco nella propria lettera di presentazione.

Pertanto, considerato il principio del “silenzio assenso”, si ritengono valide le Sue dichiarazioni, quelle rilasciate al Coordinatore del Comitato Civico durante l’incontro del 19 Dicembre 2017 relativamente alle questioni trattate, che qui di seguito riassumiamo:

Uffici Comunali:

non c’è alcuna volontà di trasferire la centralità degli uffici dal Capoluogo a Tavernelle.

La sede dei VV.UU. non è stata spostata a Tavernelle.

In qualità di “Capofila dei servizi sociali” all’interno del coordinamento dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, il Comune di Panicale ha beneficiato di un finanziamento di € 400.000.

Politiche scolastiche:

il Sindaco, ritenendo di aver ottemperato al programma elettorale, ha dichiarato che l’iniziale progettodel polo unico scolastico richiedente investimenti per 9,23 mio EUR, è stato redatto per il solo criterio di finanziabilità, non corrisponde quindi al reale costo dell’edificio scolastico.

L’Istituto Comprensivo Unitario Panicale/Piegaro/Paciano è stata una soluzione decisiva per garantire la continuità delle classi, considerata la denatalità.

Politiche sanitarie:

le competenze socio/sanitarie assegnate al Capoluogo, ovvero il centro protesico, il laboratorio unico diurno per l’autismo ed il centro per la medicina palliativa (medicamento e terapia) vengono considerate strategiche per il comprensorio del Trasimeno e sono il frutto di un eccellente lavoro svolto per il mantenimento dei distretti sanitari di Panicale.

Le vaccinazioni minorili non saranno più effettuate in osservanza alle disposizioni nazionali e regionali risalenti all’anno 2013.

Rimarranno le vaccinazioni e le visite specialistiche per gli anziani, assistite da personale specialistico e dedicato e dovrebbe essere mantenuto il reparto di ortopedia.

“Rafforzare i punti di erogazione dei servizi che senza questa visione rischiano di essere tagliati”, è uno degli obiettivi del programma elettorale raggiunti da questa Amministrazione, ha rivendicato il Sindaco.

Queste dichiarazioni parlano da sole.

E’ infatti evidente e sotto gli occhi di tutti il fatto che tali affermazioni non rispondono alla realtà dei fatti ed inoltre attestano una attività politico-amministrativa, basata sull’improvvisazione piuttosto che sulla programmazione.

Infatti le problematiche da affrontare aggiunte a quelle irrisolte, non si limitano alle sole tre originarie ovvero quelle che sono state, e sono tutt’ora, alla base di un diffuso malcontento tra tutta la popolazione e che hanno stimolato la costituzione spontanea del Comitato Civico per Panicale.

In un contesto sociale ed economico legato ad un territorio ricco di potenzialità e risorse, riconosciuto come “Borgo tra i più belli d’Italia”, le scelte politiche avrebbero dovuto contribuire alla valorizzazione delle proprie ricchezze, delineando indirizzi compatibili con la crescita ed il benessere.

L’assenza di politiche per lo sviluppo sociale ed economico, ad esempio.

“Verso nuove forme di imprenditoria e di investimento” è riportato nel programma elettorale di “Insieme in Comune” come pure “Mi impegno per creare opportunità di lavoro che assicurino un futuro alle giovani coppie ed alle famiglie”, ha dichiarato il Sindaco nella Sua lettera di presentazione della candidatura.

Ebbene, alla soglia di fine del mandato e a distanza di quattro anni dall’insediamento di questa Amministrazione, quali sono state le politiche di incentivazione degli investimenti?

Quante nuove imprese hanno avviato la propria attività?

E quali sono state le opportunità occupazionali destinate alle ipotetiche giovani coppie, quelle che avrebbero dovuto generare nuove residenzialità?

Rimane difficile oramai, se non addirittura impossibile, credere che si possano onorare quegli impegni programmatici sbandierati nel corso della presentazione elettorale e ad oggi disattesi.

Ma la vicenda che desta maggiore preoccupazione tra la popolazione, è la scarsa attenzione in materia di “Diritto alla salute”.

Un atteggiamento inspiegabile, così come inspiegabile è la politica dell’Amministrazione Comunale in materia sanitaria.

Pur essendo “Comune Capofila della Zona Sociale del Trasimeno”, Panicale non ha assunto alcuna posizione in merito alla auspicata riapertura del pronto soccorso di Città della Pieve.

Quell’auspicata e doverosa presa di posizione verso un diritto sancito dalla nostra Carta Costituzionale e che avrebbe dovuto essere perseguito da chi istituzionalmente riveste il ruolo di Autorità Sanitaria.

In conclusione con il presente documento, scevro da qualsiasi inclinazione di parte, si intende fornire un oggettivo servizio informativo alla collettività che molto spesso viene tenuta all’oscuro dalle vicende che la riguardano, rendendo più comprensibile la ordinaria attività politico-amministrativa.

Quell’attività che dovrebbe anche riuscire a generare quel circuito virtuoso necessario ad accrescere il valore di uno dei “Borghi più belli d’Italia”: Panicale.

Comitato Civico per Panicale
Fabio Fioretti