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Panicale. Cava Cerreto, Briziarelli (Lega): Assicurare risposte in tempi brevi.

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(Comunicato stampa)

Le Iistituzioni hanno il dovere di assicurare risposte chiare e corrette in tempi brevi tenendo conto di tutti gli aspetti in gioco. Per questo negli ultimi due anni ho seguito con particolare attenzione la vicenda ed oltre ad aver visitato più volte i luoghi ed incontrando i soggetti interessati, coinvolgendo anche l’allora sottosegretario Lucia Borgonzoni, ho anche presentato due interrogazioni parlamentari per chiedere una sollecita chiusura di questa vicenda che riveste una particolare importanza per il territorio, sia per il potenziale impatto ambientale, paesaggistico e storico, sia per quello economico ed occupazionale”. Sono le parole del Senatore Luca Briziarelli che di recente ha partecipato alla tavola Rotonda organizzata da Italia Nostra a Panicale sulla questione relativa alla cava di Cerreto. “La presenza a questo incontro – ha continuato il Senatore – di tutti i soggetti interessati, rappresenta un passo importante nella composizione di una vicenda che vede posizioni confliggenti che le istituzioni hanno il dovere di comporre contemperando i legittimi interessi della proprietà con le innegabili pesanti conseguenze che la ripresa dell’attività comporterebbe per una pluralità di soggetti. Unico neo della giornata – dice Briziarelli – l’assenza dell’Amministrazione comunale di Panicale che non ha ritenuto di accogliere l’invito degli organizzatori. Ciò rappresenta l’ennesima occasione mancata tenuto conto che è proprio l’inerzia dell’Amministrazione nei 10 anni di inattività della cava che ha posto le basi per questo conflitto. Se nel tempo trascorso si fosse intervenuti eliminando alla radice la previsione di cava, oggi non ci troveremmo in questa situazione.” Alla tavola rotonda hanno preso parte anche l’Architetto Luigi Fresoia, Francesca Caproni Direttore del Gal Trasimeno Orvietano che ha indicato una via alternativa al recupero e al riambientamento del sito che, anche sfruttando i contributi europei, permetterebbe all’azienda di operare pur tutelando i legittimi interessi della comunità e degli operatori turistici ed agricoli. “Concordo inoltre – ha concluso il senatore del Carroccio – con le parole espresse dall’assessore regionale Roberto Morroni che ha precisato che l’approccio tenuto dalla Regione non sarà burocratico, ma effettuerà una valutazione di merito del progetto presentato, dell’ambiente e del territorio interessato. Che poi è quello che si deve sempre fare nell’ambito di una valutazione di impatto ambientale, dove si devono pesare o valutare “pro e contro”, effetti diretti e indiretti, trasformazioni che possono essere reversibili ma anche irreversibili. Nel caso delle attività di cava si devono valutare innegabili e rilevanti impatti che ricadono su un territorio di particolare pregio, naturalistico e ambientale, ma che nel tempo ha assunto anche un rilievo economico per le numerose attività agricole e turistiche presenti”.