Home Argomenti Arte e Cultura Panicale. Al Caporali per apprendere i segreti della drammaturgia

Panicale. Al Caporali per apprendere i segreti della drammaturgia

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 Panicale,  – Preparare il corpo alla “metamorfosi”, sperimentare le potenzialità e l’enorme forza della maschera e i linguaggi del teatro, cercare il piacere della scena. Questi gli obiettivi del workshop teatrale dal titolo “L’attore, la maschera e il corpo. Dalla scultura della maschera alla scultura del corpo” che il regista e attore Fabio Mangolini terrà al Caporali di Panicale il prossimo fine settimana. Sabato 1° aprile dalle 15 alle 20 e domenica 2 aprile dalle 10,30 alle 16,30 Mangolini guiderà i partecipanti nell’apprendimento dell’uso della maschera sia a fini interpretativi che pedagogici.

“Lo studio della maschera e del suo uso da parte dell’attore – spiega Mangolini – corrisponde a una visione del teatro in cui l’attore si riconosce come artefice della propria arte. L’attore, inteso soprattutto nella sua fisicità, e la maschera, intesa come strumento fondamentale per creare una metamorfosi scenica, sono gli elementi di base di una drammaturgia dell’attore: la compenetrazione dei due elementi ha bisogno di attori di grandi qualità per un teatro totale in cui l’interpretazione e la tecnica della maschera si mescolano. L’attore presta la sua fisicità adattandola alla scultura della maschera rendendola viva sulla scena. Scultura del corpo e scultura dell’oggetto si uniscono”.

Fabio Mangolini, regista, attore e pedagogo, si diploma nel 1987 presso l’Ecole Internationale de Mimodrame de Paris Marcel Marceau dedicando l’ultimo anno di studi alla regia. Ha recitato, diretto spettacoli e insegnato in Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Svizzera, Austria, Germania, Belgio, Irlanda, Finlandia, Lussemburgo, Norvegia, El Salvador, Giappone, Stati Uniti, Cile, Russia, Puerto Rico, Marocco, Canada… Attualmente è Direttore del Master in Physical Theatre della MUW-ADA.

Le maschere che verranno utilizzate nel workshop sono state create e realizzate da Donato Sartori e da Ninian Kinner Wilson.

(Cittadino e Provincia)