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Paggetti: dopo l’incontro sul disagio giovanile.

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dall’Assessore Paggetti riceviamo.

CITTA’ DELLA PIEVE TAPPA DELLA CAMPAGNA PREVENZIONE DISAGIO GIOVANILE

“Cosa ( non ) ci vogliono dire : mondo giovanile e nuovi linguaggi

 Il progetto di prevenzione del disagio giovanile denominato “Cosa (non) ci vogliono dire: mondo giovanile e nuovi linguaggi” interamente finanziato dalla Regione Umbria a cui ha aderito la zona Sociale 5 del Trasimeno, ha visto Città della Pieve ospitare questo importante evento con il numero massimo di partecipanti che il corso prevedeva. Il 6 febbraio 2015 presso la Sala Grande di Palazzo della Corgna si è svolto l’incontro formativo conl’obiettivo di fornire a insegnanti, genitori ed educatori, strumenti di comprensione, sostegno e ascolto nei confronti degli adolescenti.

Il cambiamento della comunicazione giovanile è caratterizzato da un uso di tecnologie avanzate, in costante e veloce evoluzione. Il senso d’inadeguatezza degli adulti, spesso dovuto alla scarsa conoscenza dei nuovi canali comunicativi, crea un divario sempre più ampio fra le generazioni. Molte forme del disagio giovanile stanno scegliendo il web come luogo privilegiato in cui esprimersi. L’idea che ci sta sotto, è che tutto deve essere visibile ed esposto, la rete diviene spazio di riparo e incontro tra sé e l’Altro.

Una comunità educativa non può esimersi dal compito di comprendere questo grande mutamento nel modo di sentire ed esprimersi dei ragazzi. Non capire i nuovi linguaggi equivale a rifiutare l’appello e la sfida che lanciano alla comunità adulta attraverso la costruzione di linguaggi spesso criptici e volutamente incomprensibili. Per ascoltarli abbiamo bisogno di comprendere soprattutto quello che non vogliono dirci, quanta rabbia, disillusione, paure sono celate dentro un immaginario che spesso sembra essere senza pietà verso se stessi e gli altri. I temi che sono stati trattati durante l’incontro con lo Staff della Formazione della MI FIDO DI TE onlus hanno gettato le basi per costruire un itinerario verso la comprensione della complessità e ricchezza del linguaggio giovanile e del suo uso. A seguito dei lavori di gruppo svolti nelle giornate formative delle varie Zone Sociali della Regione, a cura della Regione Umbria sarà edito un GERGOLARIO, che sarà presentato in un incontro seminariale. Il Gergolario riporterà la traduzione delle principali forme di espressioni gergali dei ragazzi; da distribuire nelle scuole, agli operatori sociali ed educativi e in altre iniziative affini a quella proposta. Vista la grande adesione, la sentita partecipazione e le tante tematiche rimaste ancora da sviluppare, quella potrebbe essere l’occasione per confrontarci con tutte le Zone Sociali dell’Umbria e verificare quali interventi futuri sia possibile costruire in accordo con la Regione per questa fascia d’età delicatissima che è la preadolescenza e l’adolescenza.

 Barbara Paggetti