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Magione – Mercatone Uno, prorogata la cassa

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Rassegna stampa. Dal Corriere dell’Umbria  Magione. Incontro al Mise sul futuro dei lavoratori di Mercatone Uno, nel giorno in cui la Guardia di finanza sequestra beni per 170 milioni alla società Cve srl e la procura di Bologna indaga dieci persone legate al Gruppo Mercatone con l’accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione. Secondo le accuse, insomma, la società sarebbe stata “svuotata” prima del fallimento.

Sul fronte che più interessa i lavoratori, quello sottoscritto a Roma, alla presenza tra gli altri del sindaco di Magione Giacomo Chiodini, è un bando di vendita più flessibile, con i dipendenti che potranno usufruire della cassa integrazione fino a gennaio 2018.

“L’accordo da speranza spiega il primo cittadino – anche se contiene qualche insidia per i negozi chiusi come il nostro. Intanto per i 40 lavoratori di Magione la cassa integrazione sarà prorogata fino a gennaio 2018, elemento non scontato che dona un po’ di serenità a chi ha perso il lavoro. Inoltre, chi comprerà avrà l’obbligo per due anni di riassumere tutti i lavoratori”. E’ sempre Chiodini a spiegare cosa prevede il nuovo bando di vendita della catena. “Il bando, la cui uscita viene data per imminente, aprirà una procedura di selezione della durata di circa tré mesi. La base d’asta scende da 280milioni a 220 milioni come prezzo di riferimento per l’acquisizione di tutta la catena che consta di circa 79 punti vendita, di cui 60 aperti e funzionanti e il resto chiusi ma con licenze attive”. E’ questo, ad esempio, il caso di Magione. “Oltre che nel prezzo – continua il sindaco Chiodini – la flessibilità del nuovo bando si manifesta anche nell’opzione di vendita limitata, in caso di mancata manifestazione d’interesse per l’intero perimetro aziendale, ai soli negozi aperti”. Ed è questa l’opzione che in cute timore dal momento che il negozio perugino è chiuso.

“Sono preoccupato come i lavoratori di Magione dal momento che il nostro punto vendita è chiuso e non di proprietà diretta del gruppo seppur in presenza di licenza attiva”. Il sindaco invita però a cogliere un altro segnale positivo. “I lavoratori a cassa zero ore sono passati nell’ultimo anno da 1100 persone a 600, tra cui i quaranta di Magione. Un segnale incoraggiante che si somma alle buone performance registrate dal gruppo con i sessanta negozi attualmente aperti. Questi infatti hanno visto una crescita significativa di vendite e con una crescita di fetta di mercato del 3 per cento”.