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Macroregione: il 25 si fissa la riunione dei tre consigli

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Dal Corriere dell’Umbria del 08-01-2016

 Macroregione, nuovo summit per un consiglio congiunto

I presidenti delle assemblee legislative Toscana, Umbria e Marche si incontreranno il 25 gennaio a Macerata per discutere della macroregione dell’Italia centrale e prevedere una seduta congiunta dei tre consigli regionali. La presidente umbra Donatella Porzi incontrerà gli omologhi Eugenio Giani (Toscana) e Antonio Mastrovincenzo (Marche) ospiti del sindaco di Recanati, Francesco Fiordomo.

Ma c’è chi boccia il progetto. Maurizio Ronconi, del Movimento per l’Umbria giudica “intempestivo ed illogico accelerare su una fantomatica macroregione senza un dibattito regionale tra partiti, forze sociali e cittadini”.

 

dalla Nazione Umbria del 08-01-2016 – Autore: Pa.fi.

ASSEMBLEA UNICA L’ANNUNCIO DI GIANI: IL 25 GENNAIO A RECANATI

 In Consiglio con Marche e Umbria «Prime prove per la macroregione»

ASSEMBLEA UNICA L’ANNUNCIO DI GIANI: IL 25 GENNAIO A RECANATI In Consiglio con Marche e Umbria «Prime prove per la macroregione»

Toscana , Marche e Umbria terranno tre consigli regionali riuniti. Sono i primi passi verso la costituzione della macroregione dell’Italia centrale di cui da tempo si è cominciato a parlare.

L’appuntamento è fissato per il 25 gennaio a Recanati. In quella sede saranno fissati le date e i luoghi di tre consigli regionali riuniti, alla presenza quindi di tutti e 90 i consiglieri eletti, e sarà dettagliato un cronoprogramma per arrivare alla macroregione dell’Italia centrale.

«I cittadini devono capire – ha spiegato il presidente del consiglio regionale toscano Eugenio Giani – che, se dipendesse solo dai consiglieri di queste tre regioni, il processo di unificazione sarebbe rapido. Ma le macroregioni si propongono un intervento generale di riorganizzazione delle regioni che prima di tutto passa dall’eliminare le regioni a statuto speciale che oggi sono incongrue.

Non siamo più nel dopo guerra. Dopo più di 70 anni tutti devono avere l’onestà intellettuale di vedere tutte le Regioni con gli stessi poteri e le risorse proporzionali al numero di abitanti. Se si va alle macroregioni sarebbe assurdo mantenere ancora la Valle d’Aosta, con una provincia, ma anche il Friuli o il Trentino».

Il 25 gennaio è già stato fissato un dibattito pubblico a Macerata «per preparare i cittadini – ha detto ancora Giani -. Se si parla di ricondurre a 12 le regioni italiane, come ai tempi di Diocleziano, il meccanismo passa attraverso l’eliminazione della regioni a statuto speciale. Questo sarà il vero scoglio. Noi vogliamo dimostrare di arrivare pronti all’appuntamento». »