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Pievese tra rimpianto ed orgoglio!


 

 

 

 

 

La Pievese si prepara all’insidiosa trasferta di Pietralunga (la più lunga della stagione) valida per la giornata numero 28. Sette giornate al termine ed è tempo di tracciare un primo bilancio dell’annata degli uomini guidati da Mister Saravalle.

Orgoglio e rimpianto: si possono riassumere ventisette lunghe giornate in sole due parole? Senza il minimo rischio di cadere nel superficiale e fare inutile esercizio di riduzionismo, possiamo affermare con relativa certezza che, sì, orgoglio e rimpianto sono i due attori principali del campionato albiceleste.

Capitan Canuti e compagni si trovano al sesto posto, a due lunghezze dal Pierantonio quinto e a dieci dall’Fc Castello che occupa la seconda piazza, non lontani, quindi dal gotha dei playoff. È in questo che risiede l’orgoglio, l’essere ancora in corsa per un posto al sole a sette giornate dalla fine, con una squadra composta per larghissima parte da ragazzi provenienti dalla cantera biancoceleste. Per gran parte della stagione Mister Luca Saravalle ha messo in atto un gioco piacevole anche a cospetto delle big del girone.

La sosta di quaranta giorni per la pandemia, però, ha leggermente annacquato i buonissimi propositi e la Pievese dalla ripresa del campionato ad oggi, pur perdendo solo nel derby di Tavernelle, ha lasciato per strada qualche punto inaspettato. Cinque i pareggi in nove partite e se, quello di Città di Castello, può essere archiviato nei bicchieri mezzi pieni, quelli con Magione e gli ultimi tre consecutivi con le pericolanti Casa del Diavolo, San Marco e Piccione hanno lasciato, sicuramente, più rimorsi che belle impressioni.

Il calendario, poi, rischia di diventare negli ultimi sette episodi un gran premio della montagna hors categorie con la trasferta nella tana della rinata Pietralunghese e Ventinella, Pierantonio, Marra e Pontevecchio nelle ultime cinque. È proprio qui che, oltre all’orgoglio fa capolino un pizzico di rimpianto.

Se è vero che tutto è ancora aperto, i ragazzi in maglia albiceleste sono chiamati ad uno sprint veramente duro e ad una mezza impresa per mettere piede al ballo delle grandi.

Nonostante il rimpianto si è insinuato nel corso della stagione, l’orgoglio occupa un ruolo ancora predominante e non si può assolutamente gettare il bambino insieme all’acqua sporca. La Pievese ci crede ancora e, siamo certi, farà di tutto per rendere la vita difficile agli squadroni costruiti in estate con prospettive altisonanti. La fiammella dei playoff rimane accesa nonostante il vento del rimpianto.

Mattia Caciotto