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Lista LiberaMente “La verità sulla sanità”

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(riceviamo e pubblichiamo) Il 13 Giugno 2019 il Sindaco Roncella ed il Comitato Art.32 sono stati uffialmente convocati al Ministero della Salute per aprire la discussione sulla riapertura del nostro Ospedale e del nostro Pronto Soccorso.
Il nostro impegno è chiaro: CI SAREMO
Come spesso succede in campagna elettorale c’è chi solleva polemiche interessate invece di alzare la qualità del dibattito.
Questo è quello che sta avvenendo in questi giorni anche a Città della Pieve, da parte di chi, fino a pochi mesi fa, ha avuto un RUOLO POLITICO, in qualità di Segretario di Sinistra Italiana, alleata del PD in Regione, al fianco di chi ha DISTRUTTO la nostra Sanità.
Facciamo chiarezza con una breve CRONISTORIA:
– 2009 la Marini promise la prima pietra dell’Ospedale Unico del Trasimeno-Pievese entro due anni.
– 2011 Sempre la stessa Marini ci fa sapere che l’Ospedale Unico non si fa più e non si presenta più a Città della Pieve fino al 2018. Nel Gennaio 2018 la Fabbrizzi, da segretario di Sinistra Italiana, parlava di Ospedale Unico, ora, in veste di candidato sindaco cambia idea ed improvvisamente lo ritiene utopistico. (http://www.corrierepievese.it/fabbrizzi-si-situazione-insostenibile-per-la-sanita-nel-trasimeno/)
-2015 Simona Fabrizzi si candida alle elezioni regionali a sostegno della stessa Marini. Alleanza atipica per chi dice di tenere al nostro territorio.
– Nel 2019 la Fabrizzi torna dopo vent’anni a Città della Pieve dicendo che porterà avanti le linee sanitarie del duo Marini/Barberini, e che i cittadini che lottano, da tempo, per il ripristino dell’Ospedale e del Pronto Soccorso fanno solo propaganda.
👉🏻Coloro che oggi tentano di girare la frittata sono gli stessi che NON HANNO MOSSO UN DITO per contrapporsi alla scelleratezza delle scelte Regionali, al contrario nostro.
Fare propaganda tentando di screditare il Sindaco Roncella e persone che nulla c’entrano con le scelte politiche del nostro territorio rivela solamente la disperazione politica di chi NON HA PIÙ NULLA DA DIRE.
Sentire parlare di Sanità e propaganda da quel pulpito stona.
Stona molto.
Ed i pievesi non dimenticano.
Considerato che voi parlate per dati, avrete piacere di chiarire alcuni aspetti:
1) Avete ribadito che la Regione ha deliberato per un Pronto Soccorso Avanzato, affermando che “tratterà i codici opportuni”.
W la chiarezza. Quali sono questi codici? I bianchi e qualche verde come ora? E che cambia allora? NIENTE.
Il termine Pronto Soccorso, che continuate da settimane ad utilizzare, è ingannevole per i cittadini.
2) L’emergenza-urgenza è ciò che interessa ai cittadini.
Come pensate di risolverla senza un Pronto Soccorso e un Presidio Ospedaliero?
3) Avete scritto numerose volte che potenzierete il Presidio Ospedaliero pievese, che attualmente, come tutti sanno, nemmeno esiste. A Città della Pieve abbiamo una Casa della Salute.
4) I fatti dicono che i posti in più di RSA, DAI, Riabilitazione extraospedaliera e chirurgia ambulatoriale (come può essere un’operazione per una cataratta) non restituiscono una struttura OSPEDALIERA rispondente ai bisogni di salute della popolazione e di un’area di livello interregionale.
Le REALI necessità ed aspettative di un popolo troppo a lungo deluso e deriso non sono quelle che si sventolano.
VOGLIAMO IMPEGNI, NON CHIACCHIERE.
Lista LiberaMente