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Leonelli risponde al Corriere Pievese “Sull’alta velocità a Chiusi ci siamo impegnati e ci impegneremo “

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Questa mattina il Corriere Pievese ha pubblicato un mio articolo, a firma (g.f), che con un titolo volutamente provocatorio si era chiesto,  prendendo spunto da una dichiarazione alla stampa sul tema dei trasporti in Umbria e dell’alta velocità, se il segretario del Pd umbro, Giacomo Leonelli,  fosse segretario di un pezzo o di tutta l’Umbria. Per la verità di articoli provocatori ne avevamo pubblicati anche altri nei giorni scorsi sul tema della sanità, dell’ospedale unico comprensoriale, del pronto soccorso, rivolti in particolare alla Regione, ma da quel versante non abbiamo avuto risposte. Oggi invece Leonelli, prima direttamente sulla pagina Facebook del nostro giornale, poi con questa nota inviataci dal suo ufficio stampa, ci risponde, tempestivamente. E questo è per noi una nota di merito, di questi tempi. Prendiamo atto con soddisfazione anche che,  la fermata prima,  e la stazione poi dell’alta velocità a Chiusi, restano  obbiettivi del segretario regionale e di tutto il Partito democratico Umbro. E ci siamo appuntati le altre questioni trattate, molte delle quali ancora aperte.  Avremo modo di tornarci nei prossimi giorni. Già ho in testa un tema e una domanda. Appuntatevi quel passo della nota che dice “in segreteria siedono tre componenti del Trasimeno, tra cui uno con ruolo di responsabile organizzativo, e nessun altro territorio della regione, nemmeno Perugia o Terni, è così rappresentato.” A presto.(Gianni Fanfano)

Quella che segue è la nota completa delle dichiarazioni di Giacomo Leonelli. 

“Il Trasimeno è una delle priorità politiche e istituzionali del Partito Democratico: i fatti lo dimostrano.  I fatti, più che le parole, a testimoniare la costante attenzione che la segreteria regionale e il sottoscritto, in qualità di segretario, ripongono, sia nell’attività politica che in quella istituzionale, sul Trasimeno, sulle sue problematiche e sulle sue prospettive”. Così, in una nota, il segretario regionale del Pd Umbria Giacomo Leonelli, che spiega: “La mozione richiamata nel mio intervento sull’alta velocità dei giorni scorsi è stata votata a luglio, quando l’ipotesi Chiusi non era in campo e la questione collegamenti, rispetto al Trasimeno, era legata alla stazione Media Etruria, della quale in quell’atto si faceva menzione. Nelle settimane successive, la proposta su Chiusi è stata sottoposta alla nostra attenzione e personalmente mi sono impegnato, anche con i vertici nazionali del partito, prima e durante la Festa regionale del Pd di Castiglione del Lago, per portare avanti il progetto, sapendo che il collegamento all’alta velocità rimane una priorità per noi e che Chiusi può rappresentare una risposta per una parte di territorio a patto che non ci si divida tra campanili, rischiando di ritardare ogni soluzione”.

“È facilmente smentibile dai fatti, poi, il richiamo a un disimpegno sul territorio da parte del Pd regionale – aggiunge Leonelli: in segreteria siedono tre componenti del Trasimeno, tra cui uno con ruolo di responsabile organizzativo, e nessun altro territorio della regione, nemmeno Perugia o Terni, è così rappresentato. Rispetto all’attività istituzionale, in questi due anni, tra le altre cose, mi sono occupato con attenzione e costanza delle questioni più rilevanti dell’agenda politica della zona, depositando atti e lanciando proposte  sulla Trafomec, sull’istituto tecnico commerciale Magione, sulla centrale di Pietrafitta, sulle questioni ambientali nella Valnestore, sul contenimento dei chironomidi e la proliferazione delle alghe, sulla Perugia Bettolle, sulla stazione della Media Etruria e sul danno indiretto da terremoto, che ovviamente riguarda il Lago più di altri territori”. “Quello che ci interessa, in definitiva, è portare avanti un progetto di sviluppo per l’Umbria – conclude il segretario – dove ognuno faccia la sua parte, secondo le proprie caratteristiche e vocazioni, a cominciare dal territorio del Trasimeno. Tutto il resto, soprattutto se figlio di polemiche alimentate da un campanilismo sterile, e a volte montato ad arte, lascia il tempo che trova e non aggiunge nulla di positivo al lavoro che abbiamo davanti”.