Home Rubriche Rassegna Stampa La chiesa campestre de La Madonna della sanità: un bene da salvare

La chiesa campestre de La Madonna della sanità: un bene da salvare

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Sulla strada provinciale che da Città della Pive raggiunge Perugia, si trova questa chiesa di proprietà privata. La chiesa non è visitabile e versa in condizioni gravose. Recentemente è stata oggetto di un incidente a causa dello sbandamento di un camion che ne ha compromesso la tenuta statica. L’incidente è stato segnalato da Marcella Binaretti, presidente dell’Accademia Pietro Vannucci di Città della Pieve, da sempre attenta cittadina interessata alla storia e al patrimonio artistico locale, che passando come di consueto in prossimità del bene ha notato che era venuto giù l’angolo del tetto.

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L’edificio è un piccolo capolavoro d’arte e di storia, realizzato in mattoni, ricalca la tipologia delle chiese mendicanti a navata unica con copertura a capriate e abside a crociera quadrata successivamente modificata in epoca più tarda per erigere il campanile e far spazio alla sagrestia. Sembra comunque ascrivile ad età barocca. Difficile esprimersi rispetto la sua edificazione e pregio storico-artistico in assenza di documenti e studi che la interessano. Le uniche notizie storiche ci vengono dal canonico di Città della Pieve mons. Fiorenzo Canuti, che ne tratta brevemente nella pubblicazione “Nella Patria del Perugino. Note di Arte e di Storia su Città della Pieve” (1926). Nell’unico altare è un’immagine della Madonna sotto il titolo di Salute degli Infermi, probabilmente “segata” dal muro di qualche edicola dove era in venerazione, e ridipinta e reca tracce di chiodi, collane ed alcuni ex-voto. L’immagine è incorniciata e coperta da un vetro; tutt’intorno un’interessante decorazione a racemi e volute vegetali eseguita a stucco. All’esterno, sopra l’ingresso principale, riparato da un portico, si trova un bassorilievo in travertino di particolare pregio, da datarsi intorno all’VIII secolo d.C., raffigurante la Vergine col Bambino in braccio tra due Angeli genuflessi in adorazione. Questo bassorilievo è considerato uno dei pezzi più antichi ancora presenti a Città della Pieve. La chiesa fu benedetta nel 1704 e in una delle due campane si legge la scritta NICOLO’ AGOSTINI, PERUGINO F. A.D. MDCCLXXIII. Interessante è la presenza di una Madonna col Bambino miracolosa (ben attestata dalla presenza di ex voto) all’interno della chiesa che potrebbe a ragione annoverarsi tra le numerose Madonne che alla fine del XV e l’inizio del XVI secolo dettero origine a storie e leggende all’origine dell’edificazione di chiese campestri e santuari nell’Italia centrale e anche nel Trasimeno (Madonna di Mongiovino, Panicale, madonna di Castel Rigone, Passignano,…). Questo piccolo gioiello d’arte e devozione insomma, merita attenzione e tutela, merita di essere recuperato e studiato.

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