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La candidatura della Valdichiana Senese a Capitale della Cultura

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Si lavora intorno ad un ambizioso ed importante progetto. Per ora è una specie di sogno ma forse non così irraggiungibile: la candidatura a Capitale Italiana  della Cultura 2025 per la Valdichiana senese. Il progetto è sostenuto dall’unione dei comuni della Valdichiana che nello specifico sono: Cetona, Chianciano, Chiusi, Montepulciano Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda. Tutta la zona comprendente questi comuni ha buone interessanti caratteristiche per poter essere candidata. La direzione di questo progetto è stata affidata a Filippo Del Corno: compositore e docente presso il conservatorio di Trieste. Fino all’anno scorso Del Corno ha rivestito la carica di assessore alla cultura del comune di Milano. Ed è anche responsabile per la cultura all’interno della segreteria nazionale del PD. Diciamo che il piano candidatura non è stato affidato di certo ad un “parvenu.”

E il territorio ha delle caratteristiche e delle peculiarità difficilmente riscontrabili in zone per così dire periferiche di grandi città. Intanto il paesaggio, dal punto di vista naturalistico e direi, estetico, è di assoluto pregio. Infatti le opere dei Macchiaioli testimoniano il grande senso artistico dei contadini che aravano e coltivavano i campi con una vera mania-passione per l’estetica. Passione ancora oggi, per fortuna, seguita dai moderni agricoltori. Infatti ammirando i campi in qualsiasi stagione, si nota sempre un equilibrio di linee, di forme e di cromatismi che fanno del paesaggio un’opera d’arte prima dell’uomo e poi della natura. Al di là di questa peculiarità, il territorio è ricco di storia: Chiusi è la prestigiosa capitale etrusca, con un museo nazionale veramente unico e rappresentativo di questa civiltà così affascinante e per certi versi ancora carica di mistero. Ma anche tutti gli altri comuni vantano storia e cultura di primo piano. Montepulciano, perla toscana del rinascimento, Pienza con quel meraviglioso colpo d’occhio dell’architettura ideale per il benessere dell’uomo…gli esempi per tutti e dieci comuni non mancano affatto insomma. E direi che anche il fermento culturale in tutta la Valdichiana è effervescente, tutti questi paesi hanno ad esempio un teatro storico con un cartellone di tutto rispetto e con iniziative culturali allettanti, spesso innovative. L’unico paese senza un teatro storico è Chianciano ma dispone di una sala-teatro assolutamente funzionale e a dire il vero anche molto palpitante per iniziative e spettacoli culturali di vario tipo. Ad espressione della vitalità del territorio ci sono anche dei festival e delle rassegne di interesse nazionale e internazionale, il pensiero corre subito al Cantiere d’Arte di Montepulciano ed al festival Orizzonti di Chiusi che sono i più importanti. Si direbbe in definitiva che la Valdichiana ha tutte le carte in regola per vincere la candidatura e voglia il cielo che ciò avvenisse con tutto il risalto mediatico, la spinta culturale, e il ritorno economico che questa parte d’Italia meriterebbe.

Nunzio Dell’Annunziata