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Insediamento del nuovo consiglio comunale

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Si è tenuta venerdì 12 giugno la riunione di insediamento del nuovo consiglio comunale eletto nelle elezioni del 25 maggio, nel corso del quale c’è stato anche il giuramento del sindaco Fausto Scricciolo, la presentazione del programma di legislatura, l’elezione della giunta e l’elezione delle prime commissioni previste dalla legge, quella elettorale, quella per i giudici popolari e quella della finanza.
Infine sono stati approvati anche i gettoni di presenza per i consiglieri.
Nonostante l’orario insolito, le quattro del pomeriggio, e il gran caldo alla fine la sala, nella parte destinata al pubblico era piena.
La nuova giunta risulta composta, così come era stato anticipato da Milena Mezzetti al turismo,
Barbara Paggetti alla formazione e ai servizi sociali, Carmine Pugliese alla cultura e al personale,
Marco Cannoni ha avuto le deleghe al bilancio e quella di vice sindaco.
Il sindaco mantiene tutte le altre deleghe non assegnate, in particolare quella all’urbanistica.
E’ stato annunciato che incarichi specifici saranno affidati ad altri consiglieri dopo una revisione dello statuto.

Sul programma di legislatura, ricordato brevemente dal sindaco, incentrato sulla necessità di recuperare un ruolo non marginale e subalterno per Città della Pieve, sulla ricerca delle opportunità di occupazione nuova, soprattutto tramite i settori della cultura e del turismo, sulla carta fondamentale della trasparenza e della partecipazione, sono poi intervenuti tutti i gruppi consiliari ad eccezione di quello di maggioranza.

Lorenzo Berna per “Pieve prima di tutto” ha consegnato un documento scritto, ricordando come fatto positivo il voto di Perugia, Bastia, Assisi, Spoleto che sono andate al centro destra.

Gioia Clavenzani, per il M5S ha ricordato che è difficile che il cambiamento possa venire da chi ha sempre governato ed ha annunciato un’opposizione non di principi e una vigilanza sul lavoro amministrativo.
per portare la voce dei cittadini che hanno idee diverse

Maria Luisa Meo per “Pieve di Tutti” ha affermato di condividere alcuni valori e alcune progettualità. Anch’essa non svolgerà un’opposizione pregiudiziale e promuoverà il confronto su temi come sanità, scuola, sviluppo e qualità ambientale.

Nel voto finale “M5S” e “Pieve di Tutti” si sono astenuti mentre “Pieve prima di Tutto” ha votato contro.
Per la nomina delle commissioni che prevedono anche la presenza delle minoranze c’è stato voto unanime.