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In arrivo un’ondata di… mitezza!

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Siamo al 6 gennaio e ancora non c’è stata una gelata con temperatura sottozero a Città della Pieve, mentre qualche gelata si è verificata nelle valli a dicembre grazie a un regime anticiclonico lunghissimo che ha relegato il freddo alle valli nebbiose, mentre in collina e perfino in bassa-media montagna faceva nettamente più caldo.

Perlomeno negli ultimi giorni, dopo un effimero calo termico dovuto alla tramontana a cavallo di capodanno di cui avevo parlato nell’ultimo articolo, è arrivata la pioggia che mancava, in maniera consistente addirittura da ottobre. Il 2015 è infatti stato complessivamente un anno più caldo della media di circa 1 grado e mezzo e decisamente secco, uno dei meno piovosi degli ultimi 20 anni.

La situazione attuale, che vede temperature quasi in linea con le medie, soprattutto oggi, sta per cambiare di nuovo a causa dell’arrivo di tese correnti di libeccio (ovest-sudovest) che a partire da venerdì spazzeranno via i residui rimasugli di freddo penetrato in italia dall’Europa orientale (nei giorni scorsi Berlino, Bucarest, Budapest e Varsavia sono scese tra -11 e -17!) e porteranno un clima ancora più mite, con temperature diffusamente sopra i 10 gradi e addirittura punte di 15 in pianura, clima variabile-nuvoloso e piogge sparse.

La situazione sembra, ma ancora non è certo, destinata a cambiare nella seconda decade di gennaio, più seriamente dalla metà del mese in poi, quando un innalzamento dell’anticiclone delle Azzorre verso la Groenlandia e l’Islanda potrebbe portare correnti artiche piuttosto fredde verso l’Europa occidentale e probabilmente anche l’Italia.

Nella foto un nocciolo in fiore, come già se ne vedono dalle nostre parti, in anticipo sulla stagione a causa del clima mite.