Home Rubriche *Il voucher dimenticato”. Peltristo scrive ancora sulla faccenda degli  abbonamenti scolastici.

*Il voucher dimenticato”. Peltristo scrive ancora sulla faccenda degli  abbonamenti scolastici.

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/Comunicato stampa)

“ Quanti Ministri e Sottosegretari, capi di partiti nazionali stanno passando dall’Umbria in questi giorni? Il tutto per far ‘acchiappare’ qualche voto in più al candidato di turno. Tutti a dire, dobbiamo fare, faremo, ma nessuno parla di quello che deve essere fatto adesso, subito”. A dirlo è Augusto Peltristo, capogruppo della lista Civica Piegaro che scrive ancora una volta sul problema non risolto degli abbonamenti per i trasporti scolastici. Del cosiddetto voucher, da dare come rimborso alle famiglie di quei figli che non hanno potuto utilizzare l’abbonamento lo scorso anno a causa della chiusura delle scuole, non se ne sa nulla.
Dopo aver scritto una lettera ai parlamentari umbri, su 16 solo in 3 hanno risposto: Fiammetta Modena di Forza Italia, Emma Pavanelli del Movimento 5 Stelle e Luca Briziarelli della Lega Umbria. Una risposta che non dice nulla, che non chiarisce il vero problema che, purtroppo, c’è, ed esiste.
“Chi dice che spetta alla Regione Umbria emettere uno sconto per le famiglie e non al Governo, chi di ribadisce il proprio impegno e disponibilità a portare avanti questa battaglia e chi parla di Conferenza Stato Regioni. Il problema – aggiunge Peltristo – non è solo umbro, ma e Nazionale, riguarda tutti indipendentemente dalla appartenenza geografica”.
L’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche, in realtà si è mosso già da tempo scrivendo al Ministero, ma questo non ha ancora risposto. “Da quanto appreso – dice ancora il capogruppo della Civica Piegaro – pare che il direttore generale del Ministero abbia detto che le aziende possono procedere ai rimborsi, ma queste fino quando non hanno una nota formale del Ministero non lo fanno”.
“Il tempo passa però, la scuola è già iniziata, i figli hanno cominciato a spostarsi, gli abbonamenti sono stati già acquistati con genitori che si sono letteralmente ‘spaccati la schiena’ per comprarli, oltre al materiale scolastico che serve in ogni caso”. E’ Peltristo a parlare che sempre più indignato continua questa battaglia da solo “perché – e conclude – se su 16 parlamentari, solo 3 rispondono, vuol dire che gli altri 13 non reputano che questa sia una problematica seria, a tutti si chiede l’attenzione ed il  massimo impegno nel ridare alle famiglie ciò che è stato già pagato .