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Il Corriere e la politica locale

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Siamo stati chiamati direttamente in causa, come giornale, da Marco Bertozzi e non possiamo che rispondere volentieri.
Innanzitutto va detto che Marco  da tempo una persona attiva nella scena politica locale e solo per questo, in una realtà, abbastanza ferma, è un fatto positivo. E’ stato un esponente socialista di lungo corso, ricoprendo negli anni novanta anche il ruolo di assessore. Poi dopo la diaspora del PSI ha seguito, finchè è  stata in vita la cosiddetta corrente spiniana, da Valdo Spini, che ne era l’ispiratore. Più di recente è approdato insieme ad altri in SEL, costituendo il punto di riferimento locale, di un partito che ha una organizzazione poco strutturata e molto rissosa.
Allora Marco ci rimprovera, oltre alla parte critica più  importante, che è rivolta al nuovo sindaco ed al PD, se abbiamo capito bene, per due motivi. Il primo perchè le notizie di politica da qualche tempo scarseggiano, il secondo per la posizione che il giornale avrebbe assunto nel corso della campagna elettorale amministrativa recente.
Sulla prima osservazione concordiamo, ma ciò dipende probabilmente dalla stanchezza che ha fiaccato la vis polemica delle forze politiche che avevano più che animato la campagna elettorale. Non mi stancherò mai di ricordare che noi apriamo finestre e bacheche di cui altri sono protagonisti. Probabilmente la ripresa di un confronto politico più vivo dipende anche dall’ insediamento del nuovo consiglio comunale, che ancora non c’è stato e che viene annunciato per la prossima settimana, da cui ripartirà  l’attività della nuova amministrazione e probabilmente anche  di quanti sono presenti in consiglio.
Per quanto ci riguarda come giornale abbiamo proposto, di recente, i risultati di una ricerca della Cna, che davano il nostro comune come il più caro in termini di tributi per servizi, tributi e spesa corrente della regione. Era un buono spunto, pensavamo, ma è intervenuta solo la lista “Pieve di Tutti” e nessun’altro. Tra l’altro dicendo che i conti del comune sono in ordine, quando la ricerca riportata non diceva che erano in disordine, ma cari. Ci mancherebbe che dopo essere il cittadino più tartassato, il pievese debba avere anche un comune con i conti in disordine!
Sulla nostra posizione nelle elezioni. Io credo che la linea di un giornale si evinca dall’ insieme degli articoli e degli interventi. Non da uno. Per il riferimento di Bertozzi al mio articolo alla vigilia delle elezioni, lasciamo perdere i giornali regionali che ci porterebbero lontani, restiamo a noi. Abbiamo pubblicato una cinquantina di interventi di candidati liste e singoli cittadini, compresi quelli di Sel-Tsipras. Tutto ciò non fa testo? Credo che sia stato l’appuntamento elettorale, anche con il nostro contributo, più partecipato e consapevole nella storia politica pievese. Io, Gianni Fanfano, alla fine ho detto anche la mia. Non è permesso? Allora mi spiego meglio. L’ iniziativa del Corriere Pievese è nata per dare voce e parola ai pievesi,a tutti quelli che hanno qualcosa da dire. Finchè¨ io guiderò questo giornale , la linea sarà  questa e naturalmente, per quello che vale, io dirò  la mia.
E dirò  la mia ancor più nei confronti del nuovo sindaco Fausto Scricciolo. Come adesso che dopo avere fatto un monocolore per affrontare le elezioni, fa una giunta senza assessori esterni. Dico che è un fatto negativo. E’ un errore, che può avere mille motivazioni, ma resta un errore.
Perchè Il Pd ha vinto le elezioni, in una situazione complicata dall’esito delle primarie. Ma gli elettori che hanno votato Scricciolo e il Pd sono una platea ed una opinione pubblica molto più ampia degli iscritti al Pd, che invece ne determinano le scelte.
Ridurre questa distanza è un  compito decisivo  non solo di Scricciolo e della sua giunta, ma di tutta la politica pievese.