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I Ricami e i Merletti del Trasimeno Orvietano si candidano per il riconoscimento a Patrimonio Immateriale dell’Umanità

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(Comunicato stampa) Il riconoscimento UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità è oggi ambito anche dalle comunità che si occupano di tramandare, riscoprire e far vivere le antiche tradizioni del merletto e del ricamo, nell’area del Trasimeno e dell’Orvietano, quelle tanto utili alle famiglie rurali dell’inizio del secolo scorso, e tanto apprezzate dalle famiglie nobili dello stesso periodo storico. Queste realtà, che sono state molto importanti per il sostegno dell’economia rurale dell’epoca, oggi rivivono grazie a delle comunità attive che ne tramandano la memoria e alle quali, le istituzioni, ma anche e soprattutto il Gal Trasimeno-Orvietano, è stato vicino per oltre 15 anni, aiutandole a creare eventi, scuole e amplificandone la conoscenza anche a sostegno dell’economia turistica del luogo. A seguito del convegno organizzato dallo stesso Gruppo di Azione Locale, nell’ambito dell’Evento Fili in Trama il 15 settembre scorso, alla presenza del Senatore Luca Briziarelli e del sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali, senatrice Lucia Borgonzoni, e grazie alla loro preziosa e continua attenzione al progetto, è iniziato il percorso che ha visto già l’inserimento delle Comunità di Tuoro s.T. con il pizzo d’Irlanda di Isola Maggiore e San Feliciano con il Filet a Modano, nella Rete Nazionale del Merletto, di cui facevano già parte 13 comunità a livello Nazionale. Il Lago Trasimeno entra quindi a far parte del circuito di 15 comunità, tra cui Burano, Bosa, Cantù per fare solo alcuni esempi, ma anche Orvieto altra eccellenza del territorio del Gal Trasimeno-Orvietano che concorrono all’ambito riconoscimento UNESCO per il Merletto Italiano.

Soddisfazione esprimono anche i Sindaci di Tuoro s.T. Patrizia Cerimonia e di Magione Giacomo Chiodini per la candidatura delle proprie comunità. “ Un obiettivo molto importante per il nostro territorio – dichiara il Sindaco di Tuoro – un riconoscimento del lavoro congiunto, durato molti anni, tra istituzioni e associazioni di volontariato, a cui oggi si aggiunge quello delle autorità governative che hanno assunto, ovviamente, un ruolo centrale nel percorso che va ad includere le nostre realtà tra le candidature Unesco”.

A breve, sempre presso il Ministero dei beni culturali si inizierà anche il percorso che riguarda il ricamo cui faranno istanza di candidatura le comunità di Panicale con Ars Panicalensis, di Passignano con Punto Umbro Antico, di Città della Pieve con Punto Pittura ed altre realtà umbre quali Assisi, Deruta, Gubbio e così via. A coordinare le candidature Umbre la Dr.ssa Francesca Caproni già direttore del Gal Trasimeno-Orvietano che siede sul tavolo nazionale della rete del Merletto. Per quanto riguarda il percorso relativo al ricamo si valuterà anche la possibilità di fare una candidatura internazionale, visto che il Gal sta lavorando alla via Europea del merletto e del Ricamo e che è già in contatto con molte realtà internazionali anche per gli eventi e la promozione che organizza nell’area di riferimento. “Un percorso molto significativo per la valorizzazione del nostro territorio quello che si sta intraprendendo con l’Unesco che, nel caso di San Feliciano, è legato anche al mondo della pesca – dichiara il vice presidente del Gal Valter Sembolini – in quanto il Filet si ispira proprio alle reti dei pescatori. Un ringraziamento al Senatore Luca Briziarelli per l’attenzione e l’impegno nel legare il Trasimeno ai circuiti nazionali”.

Gal Trasimeno-Orvietano