Home Rubriche Fabro. M5S. Le ceneri 25 anni dopo: «Rischio radioattività»

Fabro. M5S. Le ceneri 25 anni dopo: «Rischio radioattività»

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Dal Giornale  dell’Umbria del 02-10-2015

Dopo 25 anni torna a Fabro lo spettro delle ceneri. Ad agitarlo il comitato No centrale a biomasse che contesta i controlli ambientali commissionati in queste settimane dal sindaco Maurizio Terzino proprio nell’ambito della battaglia contro la contestata centrale a biomasse.

Secondo il comitato, Terzino, invece che indagare la qualità dell’aria come ha fatto interpellando I’Arpa, avrebbe dovuto semmai guardare sotto terra. Ovvero a quel milione e 200mila tonnellate di ceneri che sarebbero state sepolte tra 1986 e il 1990 a Colonnetta in una zona poi classificata quale area artigianale e commerciale.

«Il sindaco – afferma il comitato – si vanta spesso di essere stato tra coloro che, 20 anni fa, cercavano di fermare i camion che arrivavano carichi di ceneri. Allora come mai oggi fa finta che quel sito non esista? Perché invece di chiedere ad Arpa di valutare la qualità dell’aria, non si è precipitato a chiedere che facessero analisi serie e approfondite di quel sito, che potrebbe essere una vera bomba? L’autostrada sono in molti ad averla, le ceneri no».

Una vicenda sulla quale hanno deciso di vederci chiaro i 5 Stelle. Oggi il gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle, insieme ai portavoce M5S in Parlamento, Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella e Stefano Lucidi, all’eurodeputata M5S, Laura Agea e alla portavoce M5S in Consiglio comunale di Orvieto, Lucia Vergaglia, saranno all’Ostriaccia e promettono di tirare fuori dati e documenti. «Ecco l’altra Umbria – osserva il capogruppo Andrea Liberati ( nella foto) –, quella da sempre ignorata e spesso violata, periferica e lontana dai centri di potere, tuttavia assai comoda per scaricarci di tutto grazie a un ‘ autostrada trasformata in infernale vettore. Si tratta di ceneri sepolte nell’omertà generale. A seguito di precise analisi, oggi finalmente emerge una verità ancor più inconfessabile di allora, con evidenti rischi per la salute pubblica: spunta infatti una forte radioattività. Molte sono le domande che restano sospese – rileva il capogruppo M5S -, considerando la particolare provenienza delle ceneri: domande che il M5S porrà formalmente a tutti i livelli, esigendo poi anche altre risposte, quelle soffocate da quasi 30 anni».