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PD Fabro e Ficulle: “l’incapacità di costruire il futuro”.

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(Comunicato stampa)

In questi giorni si è consumata l’ultimo capitolo della saga: “ Ora la sfida è l’Unione dei Comuni dell’Orvietano” (Comunucato Stampa 19/07/2016).

I Consigli Comunali di Fabro e di Ficulle mettono fine all’ultimo tentativo di dare ai cittadini dell’Alto Orvietano un futuro di servizi efficienti e qualificati.

Così termina l’era dei servizi associati e si ritorna all’autarchia, tanto cara alla cultura della destra nostrana.

Dopo la revoca a settembre 2019, a soli due anni dall’approvazione, della convenzione del servizio Urbanistica ed Edilizia, in questi ultimi due giorni è stata revocata anche la convenzione che aveva istituito il servizio associato di Polizia Municipale e che era stata rinnovata soltanto pochi mesi fa, nel giugno del 2020, tra i Comuni di Fabro e di Ficulle.

I servizi associati non sono un’obbligatorietà o una moda, bensì una necessità per i piccoli Comuni, che lamentano continuamente tagli ai trasferimenti finanziari da parte dello Stato e delle Regioni e servono ad ottimizzare le risorse e/o per dare ai propri cittadini servizi migliori e più efficienti.

Ragionamento ancora più valido in questo momento di grande difficoltà sociale ed economica.

Al momento non esiste una programmazione condivisa per le assunzioni che ogni Comune effettua, strafregandosene di quello che accade nel comune attiguo, visto e considerata l’assoluta impossibilità di avere interlocutori all’altezza della situazione, con il pessimo risultato di pregiudicare in tal modo il futuro dei cittadini per anni e anni.

Fatto salvo per le funzioni Catasto e Protezione Civile che esistono da decenni, per il resto non è stato creato niente.

Oggi delle cinque Amministrazioni dell’Alto Orvietano ben quattro sono dello stesso seme e nonostante questo non sono state in grado di costruire non solo servizi associati, ma nemmeno di formulare una visione strategica di sviluppo e futuro Comune, lasciandosi ormai alle spalle un mucchio di ceneri sul quale sarà molto difficile ricostruire qualcosa.

Si convenzionano con Chiusi, Montepulciano, Città della Pieve, Porano, Allerona, Castelviscardo, ma tra di loro niente.

Non si parlano e non si ascoltano.

Come sempre a pagare saranno solo ed esclusivamente i cittadini.

Poi non ci dobbiamo lamentare se la gente per lavorare è costretta ad emigrare e la popolazione residente diminuisce ogni giorno di più.”

Circoli Partito Democratico Fabro e Ficulle