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Elezioni comunali e candidature. Dimissioni all’interno del PD pievese

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(Riceviamo e pubblichiamo)

Buongiorno;
ci permettiamo di scrivere queste nostre considerazioni, alla fine dell’estenuante, e, per noi , imbarazzante ed incomprensibile percorso che ha portato alla scelta del nuovo candidato a Sindaco di Città della Pieve; un candidato che non è nemmeno espressione del PD!!.

La nostra preferenza è sempre stata per la riconferma dell’attuale amministrazione e certamente di Fausto Scricciolo alla carica di Sindaco.
Sappiamo anche che, in democrazia, se la maggioranza effettua delle scelte diverse da quelle che ognuno di noi auspica, queste andrebbero accettate e condivise.
Ma questo, per poter valere, presuppone che a quelle scelte si sia arrivati dopo vari passaggi ufficiali, con motivazioni chiare, con un percorso logico e che parte da lontano; non all’ultimo momento e senza una motivazione plausibile come è successo questa volta.

Un percorso logico e che partiva da lontano doveva prevedere che negli anni trascorsi e non a fine legislatura, se ravvisato che l’amministrazione non stesse operando in modo corretto e non stesse seguendo il programma di governo a suo tempo presentato, ne fosse stata chiamata in toto a rispondere davanti alla Direzione ed in quella sede gli  si fosse chiesto di correggere la rotta.
Se poi l’amministrazione non si fosse adeguata ne avremmo dovuto chiedere le dimissioni; quantomeno di tutti gli eletti del Partito in Consiglio Comunale. Al contempo avremmo dovuto comunicare alla cittadinanza la posizione che il Partito si apprestava a prendere e le sue motivazioni.

Niente di tutto questo è stato fatto; se sono state mosse delle osservazioni lo si è fatto in maniera molto vaga, non in modo ufficiale e non contestando la mancata osservazione del programma iniziale ma solo dei “difficili rapporti di comunicazione con i cittadini e soprattutto con il personale” (queste sono le motivazioni che ci siamo sentiti ripetere ogni volta che abbiamo sollevato la questione, dai componenti la direzione con i quali abbiamo colloquiato).
Non solo; nelle direzioni, alle quali abbiamo partecipato, tenute dopo l’ultimo incontro dei circoli con l’amministrazione, è emerso un sostanziale apprezzamento dell’operato svolto da quest’ultima.
Altra cosa che non riesciamo ad accettare, emersa neanche troppo velatamente, è l’avversione di alcune persone verso Fausto Scricciolo per il solo fatto di aver vinto le primarie del 2014. Le primarie sono uno strumento di Democrazia diretta a nostro avviso molto importante perché consente ai cittadini elettori (gli stessi ai quali dovranno essere chiesti i voti anche stavolta) di esprimere la loro preferenza, che non necessariamente deve corrispondere ai voleri di una stretta cerchia di persone che compongono una direzione. Un corretto rispetto per la democrazia vorrebbe che chi esce sconfitto dalle primarie si adegui alle scelte dei cittadini e si adoperi ad aiutare chi ha vinto. E non che sparisca e addirittura lavori sottobanco per far cadere quanto prima il vincitore per poi riapparire trionfante quando ciò è accaduto.
Non può nemmeno prendersi a giustificazione il fatto che, in conseguenza degli sviluppi del Partito a livello nazionale dopo le ultime elezioni Politiche, la eventuale necessità di allargamento della base elettorale occorrente per fugare dubbi di sconfitta alla prossima tornata passasse giocoforza dalla sostituzione del candidato Sindaco, presentando dei fantomatici veti sul nome di Fausto Scricciolo. Per quanto malridotti, questo partito ha comunque preso un numero tale di preferenze da farlo rimanere di gran lunga il primo partito a livello locale.
E quindi, a nostro parere, anche negli incontri con gli eventuali alleati andava chiaramente detto che il PD un candidato Sindaco già lo aveva e non accettava veti di sorta sul suo nome. Il Sindaco, da tempo, e per numero di voti, è del PD ed il PD lo sceglie; punto. Con gli eventuali alleati si doveva discutere il programma e in caso gli assessori, non del Sindaco.
Non solo ci siamo fatti bruciare Fausto Scricciolo (sia dall’esterno che dal fuoco amico), nonostante si fosse ancora messo a disposizione ma non siamo nemmeno riusciti ad esprimere un altro candidato che sia uno! Abbiamo dovuto chiedere aiuto ad una forza di minoranza, che se va bene esprime a Città della Pieve qualche decina di voti, e REGALARGLI il posto da candidato Sindaco! Questo è successo stavolta a Città della Pieve.

E per questo, dato che  non ci sentiamo più in sintonia con queste scelte e con questa direzione, con questa nostra, rassegniamo le dimissioni da tutti gli incarichi che abbiamo nel Partito Democratico di Città della Pieve.

Fabrizio Fiordi Membro della direzione comunale

Marcello Menicali  Membro della direzione comunale

Nadia Manganello Menbro del direzione comunale e della direzione Intercomunale

Carmine Pugliese Membro della direzione comunale

Riccardo Rossi Membro del circolo Pd

Mattia Scricciolo membro del Circolo Pd

Lucia Testa Capogruppo Pd in consiglio comunale