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Crediumbria e Credito Cooperativo Umbro verso la fusione

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A metà del 2016 Moiano e Mantignana dovrebbero essere una sola banca.

Si dice, a volte, che piccolo può essere bello. Ma più grande, è sicuramente meglio, di questi tempi. Lo dicono tutti i processi economici e aziendali di questo ultimo mezzo secolo. In tutti i settori, anche nel campo dei servizi. Redditività, costi intermedi, capitalizzazione sono ormai parametri per una qualificazione aziendale che dipende sempre più dalle dimensioni.

Che Crediumbria, si guardasse intorno era noto da tempo e noi ne avevamo parlato nelle nostre pagine. Che l’occhio fosse rivolto alle banche più vicine, nell’ambito del credito cooperativo era scontato e obbligato, c’era solo l’imbarazzo della scelta fra Chiusi e Mantignana. Ne aveva parlato anche la stampa regionale riportando voci provenienti da Mantignana. Ora c’è l’ufficialità dei primi atti. Il piano di fattibilità è stato predisposto e su questo si è iniziato il percorso delle procedure societarie, della vigilanza e della partecipazione sociale.

La procedura infatti prevede che il progetto di fusione sia approvato dai rispettivi consigli, vada poi all’esame della Banca d’Italia e poi torni alla valutazione ed alla decisione della proprietà cooperativa nelle assemblee dei soci.

Gli accordi sulla “governance” ci sono già e riguardano composizione del Consiglio e Presidenza, sede legale e sede operativa.

Ci saranno vantaggi e ci saranno rischi. La cosiddetta Banca di Moiano che ha festeggiato il suo Cinquantennale nel 2009 alla presenza dell’allora Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha rappresentato un punto di riferimento per le piccole e medie aziende della zona, ma anche per il vasto campo delle associazioni e del mondo della cultura locale. Si aprirà una pagina nuova dove questi interessi dovranno continuare ad essere tutelati in una cornice ed in un mondo più ampio.

corrierepievese@gmail.com