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Concorso “8 marzo”. Gli studenti di Magione raccontano la loro visione del bullismo

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Genta Ceno insieme a Ragni Elena per la sezione prosa e Anna Pierucci, sezione poesia, vincono la seconda edizione del concorso “8 marzo” rivolto agli studenti dell’Istituto omnicomprensivo di Magione. Tema dell’edizione 2017  “La rete del rispetto unico antidoto contro discriminazione pregiudizio e violenza”.
Secondi e terzi per la sezione prosa, Margherita Muzzatti e Aurora Alunni; per la poesia, Lorenzo Segaricci, Chiara Mele e Stella Pisanelli. Lavori segnalati per la prosa Urbani Edoardo, Gradassi Laura e Hassan Cipriano. Per la sezione poesia Fiorenzoni Camilla, Goracci Stella con Pasquini Melissa e Kurtaga Alessia.«Con il premio – spiega l’assessore comunale Eleonora Maghini – abbiamo voluto proseguire nelle riflessione già avviata sul contrasto della violenza di genere e del femminicidio, argomento della precedente edizione, allargando l’indagine ad un problema di stringente attualità, il fenomeno del bullismo colto in tutte le sue declinazioni: bullismo omofobico, razziale, cyber bullismo etc…, incentrando la riflessione sulla parola “rispetto” ».

«Un fenomeno che sta assumendo i caratteri di una vera e propria emergenza educativa – prosegue Vanni Ruggeri, presidente del consiglio comunale di Magione con delega alla cultura e componente della giuria in qualità di rappresentante dell’amministrazione comunale – troppo spesso tragicamente ignorato o frainteso, come la recente cronaca non manca purtroppo di ricordarci con impressionante frequenza. Una realtà difficile da intercettare e contrastare adeguatamente, spesso fatta di esclusione e pregiudizio, ancor più quando sfrutta i moderni strumenti tecnologici e l’universo social per perpetrare le proprie dinamiche devianti. Dai testi dei ragazzi emerge invece una profonda consapevolezza del problema, una sensibilità matura e impegnata nello scoprire, affermare e difendere la propria identità, attraverso un lessico impostato sui valori del rispetto per la diversità, della solidarietà e della tolleranza».