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Comune di Città della Pieve. Le domande sul bilancio 2015.

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Abbiamo cominciato sabato scorso un approfondimento sul bilancio comunale con l’assessore comunale e vice sindaco Marco Cannoni, per cercare di renderlo il più possibile leggibile e comprensibile ai cittadini. E’ stato solo un primo appuntamento e se necessario, come credo, e spero, ne seguiranno altri.

Abbiamo pubblicato le prese di posizione avutesi in consiglio comunale di Pieve di Tutti e del Movimnto 5 Stelle sull’argomento.

Abbiamo dato per scontato che il governo non sta facendo un intervento selettivo e giusto e corretto sulla spesa pubblica ma lo sta facendo in modo generale uguale su tutto ed in particolare sta intervenendo sugli unici Enti, in prima linea e riconosciuti dai cittadini, cioè i Comuni.

Intanto la Giunta sta facendo in questi giorni alcune assemblee pubbliche in cui il bilancio di previsone 2015, appena approvato, viene presentato e ne sono indicati contesto e scelte principali.

Noi anticipiamo qui le domande che da una lettura veloce ed iniziale del bilancio vengono spontanee che faremo eventualmente in queste assemblee e poi all’assessore, dopo aver ricevuto qualche dato che si è impegnato a mandarci.

Partiamo dalle entrate. Le entrate del Comune previste sono 19,6 milioni di euro

Di queste il 57,4% sono tasse e tributi pagati direttamente dai cittadini ( titolo I titolo III e Titolo VI) Per un totale di 11 milioni e 231.000

Solo su questa parte di bilancio in media gli abitanti di Città della Pieve pagano

Calcolati 7.800, quindi neonati compresi, 1439 euro ciascuno

Quali confronti si possono fare con altri comuni? Ci sono lavori dell’Anci a riguardo?

Quali confronti con i passati bilanci?

Quale capacità di indebitamento ulteriore è a disposizione del Comune, per eventuali nuovi e diversi investimenti? Oggi è al 6% secondo parametri, ci si dice, complicati. Si può arrivare al 10% ed allora a quanto ammonta questa capacità?

Le altre entrate sono quelle per trasferimenti dallo Stato e dalla Regione

Ma per quelli ci vogliono progetti. Intanto da presentare e possibilmente buon. A che punto siamo? C’è una banca dei progetti sui cui lavora il Comune ? E’ attiva? Su cosa si sta puntando? Di quali e quante risorse stiamo parlando? Siamo a livello di idee o di prelininari o di progetti presentati?

Passando alla parte della spesa

Quale tendenze e quale rapporto fra spese correnti ed in conto capitale e quale con i fondi destinati al rimborso dei mutui?

E sulle partite di giro quali efficienze di costo e di servizio si sono attivate insieme agli altri comuni? In particolare sul discusso e costo servizio di smaltimento dei rifiuti qual è la situazione, i programmi, le previsioni?

Quali efficienze dalla gestione associata di alcuni servizi sono venute e quali sono in programma?

Un capitolo per memoria. La farmacia? E’ possibile avere in questa occasione di bilancio qualche dato? Visto che di fatto si tratterebbe di un consolidato. Perché per quanto riguarda la qualità del servizio c’è un chiaro miglioramento, ma in termini di costi qual è la situazione? Non dimentichiamoci che è stato un tema caldo prima e dopo la campagna elettorale.

Infine ma non per ordine di importanza. A quanto ammonta la discrezionalità di un bilancio comunale oggi? Cioè quale è la quota di risorse che, al di là di tutta una serie di spese vincolate o quasi, il comune può utilizzare per gli interventi programmati e necessari porposti dagli assessorati e non?

Con questo quadro di riferimento, e’ possibile dire dove sono state allocate le risorse discrezionali nel bilancio di previsione 2015?

Contiamo di avere qualche risposta.

(g.f)

corrierepievese@gmail.com