Home Argomenti Arte e Cultura Città della Pieve. Tomba etrusca. Che fa la Soprintendenza?

Città della Pieve. Tomba etrusca. Che fa la Soprintendenza?

Condividi

Che si sarebbe  passati dalla poesia del ritrovamento e del grande fervore del fine ottobre dello scorso anno e del dicembre della grande folla alla presentazione di Santa Maria dei Servi alla prosa del lavoro specialistico e dei vincoli delle risorse lo si poteva facilmente immaginare. Anzi se non ci falla il ricordo lo avevamo pure detto. Ma a distanza di otto mesi, che fanno due terzi di anno, dal grande evento, qualcosa non torna. Non torna il silenzio della Soprintendenza innanzitutto, che ancora non ha trovato il tempo ed il modo di mettere nel proprio sito web, in nessuna delle diverse pagine che il menù offre, il ritrovamento avvenuto a San Donnino di Città della Pieve della “Tomba di Laris”. Non torna che sempre a distanza di tanto tempo la famosa “pubblicazione” con “l’imprimatur scientifico” sulle caratteristiche del ritrovamento non abbia ancora visto la luce, ma solo un articolo per di più comparso su una rivista angloamericana (di cui il Corriere Pievese ha pubblicato anche la traduzione).

Non torna e qui tiriamo in ballo anche il Comune, pur sapendo come stanno le competenze,  il silenzio ancora vigente sul progetto di musealizzazione che si era annunciato fosse in fase di preparazione da parte due diversi soggetti interessati.

Non tornano soprattutto le voci che stanno circolando in diversi ambienti che si sta valutando l’ipotesi di richiudere o meglio di  ricolmare la tomba di San Donnino, e di conseguenza di mettere  una pietra tombale sopra anche sui progetti di nuovi scavi, aggiungiamo noi, regolari, nell’aria contigua dove le moderne strumentazioni avevano segnalato vuoti interessanti.

tomba etrusca

Sappiamo che in questi mesi le Soprintendenze sono affaccendate anche in problemi di accorpamenti e  ristrutturazioni, ma sommessamente segnaliamo che il modo migliore per difendere ruoli, professionalità e funzioni è quello di lavorare bene e presto.

(g.f)