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Città della Pieve. Stop agli sprechi; installato presso la Scuola media il primo erogatore di acqua potabile.

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(Comunicato stampa)

Per incentivare l’utilizzo dell’acqua pubblica e delle borracce e contestualmente evitare la produzioni di rifiuti in plastica e il consumo di prodotti monouso anche negli istituti scolastici, il Comune di Città della Pieve, con il contributo dell’AURI, ha aderito all’iniziativa regionale installando il primo erogatore di acqua potabile nell’atrio della scuola media dell’Istituto Comprensivo Pietro Vannucci.

L’erogatore, allacciato alla rete idrica comunale, è composto da un pannello di erogazione self -service, da un gruppo filtrante di ultima generazione e da un frigogassatore, per chi desidera in alternativa acqua gassata e/o refrigerata.

Per garantire la massima igiene, l’impianto è programmato per provvedere alla sanificazione automatica dei beccucci ad ogni erogazione, dopo un’ora di inattività effettua, sempre automaticamente, la pulizia delle linee di erogazione ed una sanificazione notturna completa.

In Italia ogni anno vengono utilizzate circa 10 miliardi di bottiglie di plastica di acqua, per un totale di 320 mila tonnellate di Pet prodotto, ovvero 665mila tonnellate di petrolio (che corrispondono a circa 4.650.000 barili di petrolio) e 910mila tonnellate di Co2 equivalente emesse in atmosfera (a cui si aggiungono quelle dovute al trasporto).

Di 300mila tonnellate di bottiglie in commercio, solo il 40% viene destinato a raccolta differenziata e circa 30mila vengono disperse nell’ambiente. Un dato allarmante se si considera che in Italia ciascun cittadino può accedere ad acqua potabile controllata proveniente dalla rete idrica e quindi dal rubinetto.

Secondo una ricerca dell’Irsa, istituto del Centro nazionale di ricerca (Cnr), l’Italia si posiziona al quinto posto in Europa per qualità dell’acqua del rubinetto, che risulta una delle migliori e molto controllata. Uno spreco ambientale ed economico insostenibile quello che ci porta a consumare acqua in bottiglia, che vede alle spalle una produzione di Co2 e di rifiuti enorme.

“Per questi motivi – si legge in una nota dell’Amministrazione comunale – Città della Pieve e la sua comunità si impegnano concretamente a proteggere e custodire l’ambiente, dando il proprio contributo ad un futuro più sostenibile: gli erogatori installati nelle scuole, così come le Case dell’Acqua, vanno proprio in questa direzione”.