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Città della Pieve. Mario Fattorini (Pd) ” Elezioni comunali 2019. Ci rivolgeremo a tutto il centro sinistra ed al mondo delle associazioni”

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Mario Fattorini, residente a Po Bandino, è da non molto tempo alla guida del Pd pievese, libero professionista, gira per lavoro il Centro Italia e la Sardegna, e dedica alla politica il suo tempo libero. Iniziamo con lui e con il partito di maggioranza relativa a Città della Pieve, anche alle ultime lezioni del 4 marzo, un giro fra le forze politiche e sociali, in vista delle prossime elezioni comunali della primavera del prossimo anno

Alla nostra domanda sullo stato di salute del suo partito Fattorini non si è nascosto

“ Nonostante i consensi che ancora prendiamo e che ci danno fiducia, non nascondiamo le difficoltà, ad ogni livello. A livello regionale per esempio non abbiamo più nessun riferimento politico. Comunque da 4 anni qui a Città della Pieve abbiamo iniziato un forte rinnovamento negli uomini che dirigono i circoli. E la stessa elezione di Fausto Scricciolo, a cominciare dalle primarie è stata il frutto di una ampia volontà di cambiamento”

Avete già cominciato a pensare e lavorare in vista delle prossime elezioni comunali? Di solito si comincia in questi tempi.

“ Si abbiamo gia cominciato. Partendo dall’obbiettivo politico generale di sbarrare la strada al populismo, all’attacco alla democrazia che anche a livello nazionale si sta vedendo. E alle soluzioni che propongono che non farebbero il bene di Città della Pieve.”

Come avete cominciato?

“Abbiamo fatto una serie di assemblee in tutti i circoli, e poi siamo tornati a ragionare sui risultati in direzione, che ha formato una commissione che curerà tutto il percorso di avvicinamento alle elezioni.”

Avete già affrontato anche il tema delle alleanze politiche? Anche se siete favoriti dalla legge elettorale una sola lista come concorrenza da parte degli altri sarebbe molto competitiva

“ Certo abbiamo deciso di rivolgerci a tutte le forze presenti nel centro sinistra pievese ed alla lista civica Pieve di Tutti. Ma anche al mondo associativo e del volontariato,  che in molti casi svolge un lavoro civico e politico molto importante. Come per esempio il Comitato per la salute . Con “Pieve di tutti” abbiamo già fatto un primo incontro interlocutorio.”

Avete anche indicato quali sono i temi di confronto e di lavoro principali?

“Si. Noi riprendendo anche alcuni temi programmatici dell’amministrazione uscente riconfermiamo l’obbiettivo di Città della Pieve come città della cultura e polo scolastico. Come città di cerniera per uno sviluppo turistico a livello di area interregionale. Siamo chiaramente schierati per difesa della sentenza del Tar e della istituzione di un pronto soccorso con le caratteristiche delle zone svantaggiate, oltre che alla realizzazione degli altri servizi previsti.

Non mi sembra che la Regione vi stia tanto ascoltando?

“ E’ vero. La Regione Umbria ha dimostrato una grande sordità sia sui temi sanitari che su quelli della viabilità e dei collegamenti. Non è comprensibile e giustificabile che per avere alcuni servizi o fare qualche esame bisogna fare il giro dell’Umbria. Come non si capisce perché dopo avere fatto tanti investimenti stradali verso le Marche non sia previsto nessun intervento verso le vie di comunicazione principali che passano qui da noi. Lo strano è che è nell’interesse della stessa Perugia.

Cominciando a lavorare per le prossime elezioni avrete certamente espresso un giudizio sul lavoro del Sindaco e della giunta in carica…

“ Certo. Dai circoli è venuto un giudizio positivo per l’impegno e la serietà dimostrati in questi anni. Si tratta di un cantiere che ha i lavori ancora i corso. Che deve completare diversi progetti avviati, che deve ancora acquisire diverse risorse e finanziamenti, a cominciare da quelli previsti sui fondi Iti. Abbiamo condiviso nei mesi scorsi le posizioni prese dal comune sulla sanità ma anche sull’ambiente per le biomasse e per l’insediamento Acea a Chiusi”

Avete parlato di primarie?

No. Non ne abbiamo parlato. Anche perché nel corso di queste prime riunione nessuno le ha chieste. E’ chiaro che se qualcuno le proporrà, sia nel partito che nella coalizione che vorremmo formare ne parleremo. ”