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Città della Pieve. Finalmente la “cittadinanza onoraria” al maestro Carlo Pedini

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Il maestro Carlo Pedini ha conosciuto Città della Pieve, nel 1981, grazie ad un “corso di avviamento alla pratica corale” richiesto da Don Oscar Carbonari tramite il Comune di Città della Pieve. Da allora sono trascorsi più di quaranta anni di continua frequentazione, di instancabile lavoro e di profondo rapporto con la città. Che ha ruotato attorno alla Polifonica Pievese, ma che ha toccato quasi tutti i campi della vita cittadina. Gia negli anni novanta Carlo Pedini, ebbe il riconoscimento di “Socio Onorario” della Libera Università di Città della Pieve, per i numerosi corsi annuali tenuti su temi musicali.

Più di recente da qualche anno era stata fatta la proposta di cittadinanza onoraria seguita da una raccolta di firme. Finalmente domenica prossima l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fausto Risini, prima dell’inizio di un originale concerto consegnerà a Carlo la cittadinanza onoraria pievese. Mai riconoscimento fu più meritato.

Di seguito pubblichiamo la locandina dell’evento, la pagina wikipedia dedicata a Carlo Pedini, la nota di un portale dedicato e la foto della copertina della  seconda edizione del libro scritto da Pedini “Cento anni di musica corale a Città della Pieve” edita nel 2010, con una introduzione storica di Franco Milani ed una prefazione di Raffaele Rossi. Un libro da leggere. Pagine che sono, oltre ovviamente che una storia del canto corale locale,  un condensato di storia pievese, di fatti, di persone, di luoghi, di perle tratta da altre pubblicazioni, che regalano un disegno inconfondibile dell’amore di Carlo per la Pieve e della profonda sintonia che in questi decenni ha stabilito con la città e viceversa.

Gianni Fanfano

 

 

 

Da Wikipedia,

Carlo Pedini (Perugia19 giugno 1956) è un compositore italiano.

 Biografia

A tredici anni si avvicina alla musica studiando prima da autodidatta e diplomandosi poi al conservatorio G. Rossini di Pesaro in musica corale e direzione di coro e al conservatorio Morlacchi di Perugia in composizione, sotto la guida di Fernando Sulpizi. Segue corsi di perfezionamento con Franco Donatoni all’Accademia Chigiana di Siena e con Salvatore Sciarrino a Città di Castello. Parallelamente, si dedica agli studi giuridici laureandosi in giurisprudenza all’Università di Perugia. Direttore Artistico della Sagra musicale umbra dal 1996 al 2003, commissiona nuovi lavori a vari compositori del nostro tempo. È stato più volte membro di giuria in concorsi musicali nazionali ed internazionali. Dal 2011 al 2016 è stato Presidente della Fondazione “Guido D’Arezzo”. Svolge attività anche nel campo delle arti visive.

La musica

Sue composizioni sono state eseguite in varie sedi in Italia e all’estero (FranciaSvizzeraPaesi BassiGermaniaRussiaBrasileAustraliaGiappone) e hanno ottenuto consensi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali, quali il Concorso Nazionale “Balilla Pratella (Lugo1979), il Concorso Nazionale di Belveglio (1980), il Concorso Internazionale “G.B.Viotti” di Vercelli (1980), il Concorso Internazionale “V.Bucchi” di Roma (1981), il Premio Ancona (1981), il Concorso Internazionale per un’Opera Lirica – Anno Europeo della Musica (Osimo1985), il Concorso Internazionale “2 agosto” (Bologna1995).

Nel 1993 la Rai gli ha commissionato l’Oratorio drammatico Il Mistero Jacopone, eseguito nello stesso anno presso l’Auditorium di Torino dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e inciso nel 1995 dalla casa discografica Quadrivium.
Per il teatro ha composto cinque opere, tra le quali si ricordano Rabarbaro rabarbaro (rappresentata nel 1987 al Teatro La Nuova Fenice di Osimo, direttore Daniele Gatti, regia di Pippo Baudo e Beppe Macri), Così fan (quasi) tutte (Opera Incanto, 2002) e Il Miracolo (Sagra musicale umbra2004), le ultime due su libretto del figlio Giacomo.

Nel 2000 partecipa alla composizione della Missa Solemnis Resurrectionis, scritta a più mani con Marco BettaFabrizio De Rossi ReCarlo GalanteGiovanni SollimaGiampaolo TestoniMarco Tutino e Paolo Ugoletti, eseguita per la prima volta in Campidoglio, in occasione del Giubileo dei Giovani il 16 agosto 2000 e replicata nelle cattedrali di Perugia e Orvieto.
Nel 2005 Il suo Requiem per coroorgano e archi è stato eseguito al Kusatsu Summer Festival in Giappone.
Nel 2007 il suo Magnificat (grande) per coro di voci bianche, e strumenti è stato eseguito al Teatro alla Scala di Milano.

Stilisticamente partito da soluzioni tecniche abbastanza materiche, gli ultimi lavori di Carlo Pedini si avvicinano alle correnti postmoderne, essendo caratterizzati da evidenti relazioni tonali che guardano al neoromanticismo, talvolta pure al minimalismo.
Dal 1986 i suoi lavori sono pubblicati dalla Sonzogno di Milano.

La letteratura

Di interessi eclettici, pubblica nel 2012 con la casa editrice romana Cavallo di Ferro il suo romanzo d’esordio, La sesta stagione, selezionato fra i finalisti alla LXVI edizione del Premio Strega[1]. Basato sulla struttura del romanzo I Buddenbrook di Thomas Mann di cui replica l’impianto riempiendolo di contenuti originali, La sesta stagione è una sorta di “esperimento di composizione” in cui l’autore ha voluto applicare le norme della composizione musicale alla creazione di un testo letterario.

Opere

Tutti i brani di Carlo Pedini sono pubblicati da Sonzogno (Milano), eccetto quelli indicati dall’asterisco (*)

Composizioni per orchestra

Composizioni per solisti, coro e orchestra

Opere liriche e balletti

  • Rabarbaro, rabarbaro(1982 – 1983), opera in un atto, testo di Gino Viziano (* Edipan, Roma)
  • Orfeo in città(1996opera da camera in un atto, testo di Alberto Pellegrino
  • Un giorno qualunque(1995 – 1998opera in un atto, testo di Gino Viziano e Carlo Pedini
  • Così fan (quasi) tutte(2001 – 2002opera da camera in un atto, testo di Giacomo Pedini
  • Il Pranzo(2002balletto in un atto
  • Il Miracolo(2004opera da camera in un atto, testo di Giacomo Pedini
  • L’anima del Perugino(2004) Scena di balletto
  • Jago(2009) opera lirica in due atti, testo di Lucio Lironi e Carlo Pedini (da Karen Saillant & Christian Bygott)

Composizioni per coro

  • Super flumina Babylonis(1988) per coro a 5 voci miste
  • Magnificat(1997), in 2 versioni:

Magnificat (piccolo), per 7 voci femminili e campane

Magnificat (grande), per 7 voci femminili, campane, clarinetto e quartetto d’archi

Composizioni da camera

Discografia parziale

Album

  • 1997– Rabarbaro rabarbaro – Solisti e Coro dell’Accademia Lirica di Osimo, Orchestra Filarmonica Marchigiana; Daniele Gatti, direttore (Edipan-PAN-PRC-S20-53-1LP)[2]
  • 1995– Il Mistero Jacopone – Orchestra Sinfonica della RAI di Torino; Karl Martin, direttore (Quadrivium-SCA056-1CD)
  • 2009– Angela da Foligno – Coro “M.Alboni”; Orchestra “I Solisti di Perugia”; Marcello Marini, maestro del coro; Carlo Pedini, direttore (Quadrivium-QUAD80005-2CD)
  • 2010– Te Deum / Cantico delle creature – Coro “Marietta Alboni“; Orchestra “I Solisti di Perugia”; Marcello Marini, maestro del coro; Carlo Pedini, direttori (Quadrivium-QUAD006-1CD)
  • 2011– Requiem – Kusatsu Festival Choir and Orchestra; Fumiaki Kuriyama, maestro del coro; Jörg Ewald Dähler, direttore(Quadrivium-QUAD80008-1CD)
  • 2011– Vespro DI Santa Veronica – Coro “M.Alboni”; Orchestra “Collegium Tiberinum”; Marcello Marini, direttore (Quadrivium-QUAD00010-1CD)
  • 2011– Magnificat – Cori “Kamenes In Canto” e “Polifonica Pievese“; Orchestra “Città di Arezzo“; Gabriella Rossi, maestro del coro; Francesco Seri, direttore (Quadrivium-QUAD00011-1CD)
  • 2018– Messe, InniMottettiMadrigali spirituali – “UT – Insieme vocale consonante”, Lorenzo Donati direttore; Alessandro Tricomi organo, Fabio Afrune pianoforte (Quadrivium-QUAD00012-2CD)
  • 2018– Carlo Pedini: La musica sacra – BOX di 9 CD comprendente l’intera produzione discografica di musica sacra. Esecutori vari. (Quadrivium-SCA056, QUAD0005, QUAD006, QUAD008, QUAD00010, QUAD00011, QUAD00012)

 

Compilation[

  • 1986– “L’acciarino di Weber” in: MUSICISTI CONTEMPORANEI – Ciro Scarponiclarinetto (Edipan-PAN-PRC-S20-31-1LP)[4]
  • 1987– “Gli occhi (chiari) del tempo” in: MUSICISTI CONTEMPORANEI – Ciro Scarponiclarinetto; Stefano Ragni, pianoforte (Edipan-PAN-PRC-S20-45-1LP)[4]
  • 2005– “Vent’anni dopo” in: “IL CLARINETTO DI CIRO SCARPONI” – Ciro Scarponiclarinetto (Hyperprism-LM109-1CD)
  • 2005– “Requiem” in: “The 26th KUSATSU INTERNATIONAL SUMMER FESTIVAL” – Kusatsu Festival Choir and Orchestra; Fumiaki Kuriyama, maestro del coro; Jörg Ewald Dähler, direttore (Camerata-Tokyo-CDT1067-1CD)
  • 2008– “Absolve Domine” in: REQUIEM – Fratelli Mancuso,voci e strumenti; Coro “Armoniosoincanto”; Menna String Quartet, Carlo Pedini, Franco Radicchia, direttori (Amiata Records-ARNR0308-1CD)
  • 2009– “La Follia” in: I REPERTORI DELLA FONOTECA “ORESTE TROTTA” VOL.2 – Orchestra “I Solisti di Perugia”; Carlo Pedini, direttore (LaMaggiore-LM121-1CD)
  • 2018– “Le Stagioni non sono più le stesse” – Concerto per violino e orchestra d’archi (2017) – KLK Symphony Orchestra, Marko Komonko violino, Ferdinando Nazzaro direttore. (Quadrivium-Egea-records – QUAD00013-1CD)
  • 2019– “La Follia” per orchestra d’archi (2009) – KLK String Orchestra, Ferdinando Nazzaro direttore. (Brilliant Classics 95822-1CD)

Ha iniziato lo studio della musica a tredici anni da autodidatta, in seguito si è diplomato al Conservatorio G. Rossini di Pesaro in musica corale e direzione di coro e al Conservatorio Morlacchi di Perugia in composizione, sotto la guida di Fernando Sulpizi.
Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento con Franco Donatoni all’Accademia Chigiana di Siena e con Salvatore Sciarrino a Città di Castello.
Ha svolto parallelamente studi giuridici laureandosi in giurisprudenza all’università di Perugia.
Dal 1996 al 2003 è stato Direttore Artistico della Sagra Musicale Umbra, in questa veste ha spesso commissionato nuovi lavori a molti compositori del nostro tempo.
Dal 2007 al 2011 è stato quindi membro della commissione musica della SIAE e dal 2011 al 2015 Presidente della Fondazione Guido d’Arezzo.
I suoi lavori sono pubblicati dalla Casa Musicale Sonzogno di Milano.
È stato più volte membro di giuria in concorsi musicali nazionali ed internazionali. dal 2007 al 2011 membro della commissione musica della SIAE; dal 2011 al 2015 Presidente della Fondazione Guido d’Arezzo.Dal 2019 è Presidente di ARCUM Associazione Regionale dei Cori dell’Umbria.
I suoi lavori sono pubblicati dalla Casa Musicale Sonzogno di Milano.
Oltre a quella compositiva, svolge anche attivitá nel campo delle arti figurative.

Le sue musiche sinfoniche e cameristiche sono state eseguite in varie sedi in Italia e all’estero (Francia, Svizzera, Olanda, Germania, Russia, Brasile, Australia, Giappone), e sono state premiate più volte in numerosi concorsi
[fra gli altri: Concorso Internazionale “G.B.Viotti” di Vercelli (1980), Concorso Internazionale “V.Bucchi” di Roma (1981), Concorso Internazionale per un’Opera Lirica – Anno Europeo della Musica (Osimo, 1985), Concorso Internazionale “2 Agosto” (Bologna, 1995)].

Nel 1993 la RAI gli ha commissionato l’Oratorio drammatico Il Mistero Jacopone, realizzato nello stesso anno presso l’Auditorium di Torino dall’Orchestra Sinfonica della RAI; il lavoro è stato inciso su compact disc nel 1995 dalla casa discografica Quadrivium.

Per il teatro ha composto le opere Rabarbaro rabarbaro (1987, Teatro La Nuova Fenice di Osimo, direttore Daniele Gatti, regia di Pippo Baudo e Beppe Macrì), Orfeo in città (1996, Festival di Ferentino), Un giorno qualunque (2000, Teatro La Nuova Fenice di Osimo), Così fan (quasi) tutte (2002, Terni), Il Miracolo (2005, Città della Pieve),
il melologo su testo di Giorgio Pressburger La Pietra (2007, Spoleto Teatro Sperimentale), Jago (2009, Città della Pieve), Buffalo Soldiers (2013, Città della Pieve-Roma).
Nel 2000 coordina e partecipa alla composizione della Missa Solemnis Resurrectionis, scritta a più mani con i compositori Marco Betta, Fabrizio De Rossi Re, Carlo Galante, Giovanni Sollima, Giampaolo Testoni, Marco Tutino e Paolo Ugoletti ed eseguita per la prima volta in Campidoglio a Roma, in occasione del Giubileo.
Nel 2004 la Fondazione Arena di Verona gli commissiona la scena di balletto “Il Perugino”, eseguita al Teatro Filarmonico dall’Orchestra e dal Corpo di Ballo dell’Arena con la coreografia di Maria Grazia Garofoli e la direzione di David Coleman.
Nell’agosto del 2005 il suo Requiem per coro, organo e archi viene eseguito dal Coro e Orchestra del Kusatsu Summer Festival in Giappone diretti da Jörg Ewald Dähler ed inciso su Compact Disc dall’etichetta Camerata (Tokyo).
Il 27 maggio 2007 il “Magnificat” per coro e strumenti è eseguito al Teatro alla Scala di Milano dai solisti e dal Coro di voci bianche del Teatro alla Scala diretti da Bruno Casoni, poi ripreso nello stesso teatro ancora da Bruno Casoni e dal Coro Filarmonico della Scala l’8 ottobre 2008, nel concerto commemorativo in ricordo delle vittime dell’Aeroporto di Linate.
Nel 2013 l’opera in due atti “Jago”, già prodotta nel 2009 dall’International Opera Theather, è stata nuovamente allestita in una nuova produzione al Media Theather di Philadelphia (USA).
Nel 2016 “Agnus tropato” per coro a 12 voci è stato eseguito a Londra dai BBC SINGERS diretti da James Morgan Nel gennaio 2019 “H2O” Concerto per pianoforte e archi ha avuto la prima esecuzione al Festival Internazionale di Cartagena (Colombia), e la prima italiana in giugno al Festival del Due Mondi di Spoleto. A marzo del 2012 ha pubblicato con la casa editrice Cavallo di Ferro il romanzo La Sesta Stagione selezionato fra i 12 finalisti alla LXVI edizione del Premio Strega. Il romanzo è una sorta di “esperimento di composizione” in cui l’autore ha voluto applicare le norme della composizione musicale alla creazione di un testo letterario. Per fare questo si è basato sulla struttura del romanzo I Buddenbrook: decadenza di una famiglia di Thomas Mann, rispettandone l’impianto e riempiendolo con contenuti originali. Inoltre, per la creazione del romanzo ha consultato e rielaborato un gran numero di documenti storici tratti da archivi civili e religiosi, intessendo gli elementi immaginari con quelli reali.
Insieme a Piero Caraba ha pubblicato il volume “Le Forme della Musica” (Ed. Sinfonica, 2a ed.2012) e nel 2017 “Carissimo Renzo…” (Ed.Ilmiolibro, ISBN:9788892325845) riflessione autobiografica sul comporre e la musica d’oggi.