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Città della Pieve. Comitato per il Diritto alla Salute ”E l’ Unione dei Comuni del Trasimeno parlò!”

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(Comunicato stampa). Nello stralcio di intervista riportata dal Corriere Pievese leggiamo con stupore (ma leggero, però) la dichiarazione di Giacomo Chiodini, neo-Presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno: in merito al Pronto Soccorso e alla situazione sanitaria del territorio (a nostro avviso disastrata, ma per molti un’eccellenza tutta umbra), il neo-presidente dichiara che ” il Trasimeno non si farà trovare diviso”.

Mentre ci rallegriamo del fatto che finalmente l’unione dei Comuni abbia espresso uno straccio di diciamo opinione, ci facciamo anche qualche domandina, che come tutte le altre, molto probabilmente, resterà senza risposta.

Di quale compattezza si parla? Certo non delle istituzioni con il territorio. Almeno a noi del Comitato ( e non solo a noi ) sembra che la distanza tra le Amministrazioni e i cittadini sia abissale. In un anno di attività anche piuttosto intensa (cioè, di occasioni ce ne sono state) non abbiamo mai visto nè sentito un sindaco del Trasimeno, fatta eccezione per il sindaco di Città della Pieve.

Lottiamo da un anno contro il “buco sanitario” di Trasimeno, Alto Orvietano e bassa Valdichiana ma , a dispetto degli inviti a tutti i sindaci ad assemblee e ad alcuni incontri sul territorio, dell’Unione che (adesso) non si farà trovare divisa, non si è fatto vivo nessuno. Neanche per dire “scusate non posso intervenire”. Neanche per pura e semplice curiosità. Neanche per ascoltare almeno una volta le ragioni dei cittadini. Nemmeno l’assemblea indetta dal sindaco di Montegabbione ad agosto ha smosso gli indivisi sindaci del Trasimeno.

Ma forse la spiegazione è tutta nelle materie di competenza dell’Unione dei Comuni. Ci spieghiamo. Nel Consiglio del 25 luglio 2018, in relazione all’interpellanza del Consigliere Peltristo (Piegaro, Lista Civicamenteadessopiegaro, attualmente capogruppo della minoranza dell’Unione) relativa al Pronto Soccorso di Città della Pieve ma anche alla situazione sanitaria dell’area del Trasimeno ( punto 4 dell’ordine del giorno: Interpellanza. Situazione sanitaria della’area Trasimeno. Prospettive future. Nuovo piano sanitario regionale) ) il sindaco di Castiglione del Lago ha sottolineato con certa veemenza che “la sanità non è materia di competenza dell’Unione dei Comuni”, stroncando sul nascere un eventuale, chissà possibile dibattito. E infatti, coerentemente con l’affermazione, a parte la risposta al Consigliere Peltristo, nessuno degli otto sindaci ha aperto bocca. Nè sul passato, nè sul presente nè tantomeno sul futuro della sanità del territorio.

Per inciso, invitiamo tutti gli abitanti del Trasimeno a partecipare ai Consigli dell’Unione dei Comuni. Sono illuminanti…

Resta da capire come mai la sanità locale figurasse all’ordine del giorno pur non essendo contemplata nelle funzioni dell’Unione. E anche come mai, ciò premesso, ora (e soltanto ora), a poca distanza dal verdetto del Consiglio di Stato, l’Unione dei Comuni si sia espressa su una materia che non è di sua competenza.

Resta poi da vedere se i sindaci dell’Unione del Trasimeno intendano unirsi anche al territorio che dovrebbero rappresentare e portare avanti una battaglia giusta contro lo smantellamento e la discriminazione oppure seguire la via della paura “di non ricevere più fondi dalla Regione” che ancora non si è capito da dove passa e dove porta.

  • nella foto di copertina del Corriere Pievese, In alto il progetto dell’Ospedale unico del Trasimeno, mai realizzato. In basso il progetto dell’Ospedale unico Narni Amelia in fase di progettazione.