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Città della Pieve. Attività economiche nel centro storico. Una ripartenza con i botti

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Questo autunno che comincia domani, sarà una stagione molto difficile e delicata. Non per il tempo, che si annuncia sempre più “tiepido”, per questo cambiamento climatico che non abbiamo ancora deciso di prendere di petto.

Sarà un autunno difficile perché questo dannato virus sta ovunque rialzando la testa e la possibilità di utilizzare il vaccino da parte di tutti sembra ancora lontana. Riaprono lo scuole e le difficoltà dell’economia chiedono grandi capacità di governo ad ogni livello. Il dubbio che queste capacità possano essere attivate in tempo e modo adeguato è legittimo. Ed allora tutti avvertiamo una grande preoccupazione, che però non ci ferma. Non ferma i semplici cittadini che continuano a fare la loro parte.

Come a Città della Pieve, dove la ripartenza, dopo la quarantena, sembra avere attivato nuove energie e soprattutto energie che sfidano il futuro alzando l’asticella della qualità.

Nel solo centro storico pievese ci sono state le riaperture di due bar storici. Caffè Fibonacci in Piazza Plebiscito ha rilevato l’ultima delle gestioni del Bar Stefanini, l’Antica Caffetteria Matucci, con i Giorgi, tornando al vecchio logo ha sostituito il Bar Pippo. In entrambi i casi c’è stato un significativo restyling sia dei locali che dell’offerta.

In quella che possiamo cominciare a chiamare la “Piazza del Monumento”, anche il Caffè degli Artisti ha cambiato gestione ed un gruppo di giovani sotto l’ala protettiva delle famiglie Chionne, Fausto e Roberto, hanno preso in mano l’attività della gestione che lo aveva aperto e fatto affermare, ormai diversi anni fa.

Davanti Palazzo Orca, ad angolo, con il “vicolo della Serenella”,  nei locali che hanno ospitato per diversi anni una pizzeria al taglio, e che storicamente i pievesi più radicati conoscevano come il negozio di abbigliamento del “Bimbo”, Alessandro Giuggioli, ha aperto un locale “Quintosapore” dove vende i prodotti della propria azienda agricola, tutti prodotti quindi, a meno di chilometri zero

A due passi dal centro storico lungo Viale Cappuccini, il vecchio molino Fè, è stato completamente ristrutturato dalla famiglia Momi che ne ha ricavato un “ristorante gourmet” di ottimo livello. Mentre, all’inizio delle “Monache”, sono terminati anche i lavori di una prima parte della ristrutturazione dell’Albergo Vannucci, a cominciare dalla realizzazione della piscina, da parte della nuova proprietà Wirth.

Senza fare del campanilismo, possiamo affermate che in questo momento l’offerta della ricettività, dell’accoglienza e dell’indotto relativo, a Città della Pieve, è senz’altro tra le più competitive della zona.

Non dimenticando, ovviamente, ciò che già esiste, e che da anni, da decenni, rende vitale ed attivo i nostro paese e lo stesso centro storico. A tutti un augurio di buon lavoro e di buoni risultati, con l’impegno, nostro, di tornare a parlarne. (g.f)