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Chiusi. La prima classe a Chiusi Città. Settimana breve sospesa. Nuovo dirigente scolastico. Il Comune sembra aver vinto su tutto il fronte.

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(comunicato stampa) “Manca poco più di un mese all’inizio del nuovo anno scolastico, ma mai come quest’anno l’argomento scuola è stato protagonista del confronto nella nostra città.
Protagonista certamente, ma non come sarebbe piaciuto a me ovvero con l’attenzione puntata su quali siano le scelte migliori per la crescita educativa dei nostri ragazzi, ma purtroppo solo con un becero botta e risposta di cui, sinceramente, non vado fiero perché di certo non ha portato beneficio a nessuno.
Sicuramente non ha portato beneficio al personale della scuola, ai docenti, ai genitori e ai ragazzi che più di tutti devono vivere la scuola con serenità. Per fortuna le puntate e i colpi di scena sono finiti e sono sinceramente soddisfatto di poter annunciare che anche a Chiusi Città sarà realizzata una classe prima e di questo ringrazio l’ufficio scolastico provinciale che ha concesso tre classi, ma su quattro moduli operativi, comprendendo la necessità della nostra comunità di proseguire il percorso educativo anche nel centro storico.
Una decisione che reputo non solo corretta dal punto di vista formale, ma anche rispettosa della tradizione di una città che non può essere abbandonata così facilmente.
Per quanto riguarda la “settimana breve”, di concerto con la Conferenza zonale per l’educazione e l’istruzione e con l’ufficio scolastico provinciale, è stato deciso di sospendere la progettualità per poter effettuare un reale passaggio di concertazione in modo da ottemperare al meglio gli interessi di tutte le parti e superare le difficoltà dal punto di vista tecnico e normativo nell’organizzazione del servizio di trasporto scolastico. Il Comune aveva, infatti, ricevuto una sola proposta di orario (per primarie Chiusi Scalo e Scuole Medie) e tale proposta era impossibile da attuare perché non avrebbe garantito il trasporto scolastico a tutte le famiglie del territorio; come, invece, avviene da sempre
Avremmo voluto affrontare le problematiche assieme a tutti gli organismi scolastici, al quale abbiamo chiesto formalmente molti incontri, senza però averne avuto l’opportunità.
Per questo motivo con una deliberazione della Conferenza zonale dell’Educazione e dell’istruzione è stata sospesa la progettualità per il prossimo anno scolastico e demandata a un tavolo tecnico la concertazione per l’anno scolastico 2020/2021, tavolo dove la tematica sarà affrontata con una logica di area, dando un modus operandi anche per le eventuali future esperienze negli altri comuni.
Mi auguro che l’organizzazione del nuovo anno scolastico finalmente così definito possa mettere fine a tutte le polemiche che ci sono state.
Personalmente mi scuso pubblicamente con chi non si è sentito rappresentato quando sono stato costretto ad usare toni decisi al limite del “politicamente corretto”, ma in alcuni momenti è stato purtroppo necessario. Non ne vado fiero per nulla, ma l’ho dovuto fare e quindi vi prego di accettare le mie scuse. Non si è mai trattato, almeno per quanto mi riguarda, di una lotta di potere, ma semmai della difesa della scuola, della tenuta sociale della Comunità e della difesa dei diritti e dei servizi per tutte le famiglie. Credetemi, solo questo.
Adesso però è il momento di recuperare; adesso è il momento di ricostruire unità, armonia e progettualità condivise nel rispetto pieno ed assoluto dei ruoli di ognuno di noi.
Forse la decisione organizzativa che è stata presa potrà non soddisfare qualcuno, ma invito tutto il personale scolastico a non cadere nella tentazione di partecipare all’agone politico per concentrarsi sul proprio ruolo di educatori, che ad oggi viene svolto con grandissima professionalità e di cui, ho la fortuna di dire, che non potrei pensare ad un corpo docente migliore di quello che opera a Chiusi.
Ai genitori lancio invece l’appello di avere fiducia nelle istituzioni sia comunali che scolastiche; entrambe, da adesso, avranno tutti gli anticorpi necessari per non farsi trascinare nel turbinio dello scontro, prendendo sempre le migliori decisioni a favore della nostra comunità. Su questo punto siamo disposti non solo a collaborare ma anche a mettere in pegno il nostro onore.
Non vogliamo parlare, quindi, di vinti e vincitori perché non ce ne sono; quello che abbiamo invece è una comunità educante su cui dobbiamo investire ogni nostra risorsa e ogni nostra energia, per farla tornare più unita e coesa che mai. La Scuola deve essere il collante della nostra comunità, il punto di riferimento dal quale partire per costruire una società migliore e lo dobbiamo fare sempre tutti insieme.
Dal primo settembre, grazie allo sblocco del concorso pubblico, il Comprensivo Graziano da Chiusi, ha diritto ad un Dirigente di ruolo. Saremo pronti ad accoglierlo/a e a ripartire con lui/lei per la costruzione di un vero progetto educativo che Chiusi merita in maniera davvero prioritaria.
Il nuovo anno scolastico è di fatto già alle porte viviamolo con serenità, facciamolo per i nostri ragazzi.

Juri Bettollini

*il titolo, come sempre è del Corriere Pievese/Ora del Trasimeno