Home Rubriche Meteo Breve ritirata strategica del gelo, poi torna il freddo. E forse stavolta...

Breve ritirata strategica del gelo, poi torna il freddo. E forse stavolta anche la neve!

Condividi

I giorni scorsi, come annunciato a inizio gennaio, sono stati caratterizzati dalle temperature più basse registrate negli ultimi 4 anni. Dopo l’ormai “mitico” 2012 (lo racconteremo ai nostri figli e nipoti quasi come i nostri nonni raccontavano del febbraio 1956!) non si era infatti più scesi sotto i -5 in collina, mentre in questi giorni si è arrivati a valori simili o anche più bassi (il 7 mattina -5,6) più volte. Nelle valli intorno inoltre ci son state minime persino più basse, con -8/-9 registrati tra Piegaro e Moiano. Ci son stati due giorni (il 6 e il 7 gennaio) in cui a Città della Pieve la temperatura non ha mai superato lo zero per l’intera giornata, dunque in gergo meteorologico sono state due “giornate di ghiaccio”, anche l’8 gennaio la temperatura massima è stata soltanto di 0,3 gradi e oggi la temperatura è scesa ancora una volta a -5 gradi nella notte, salendo solo a +1, nonostante il sole, durante il giorno. Inoltre le acque del Lago di Chiusi (l’ho visto con i miei occhi oggi) e probabilmente anche quelle del Trasimeno si sono gelate in alcune aree costiere. Non si arriverà probabilmente a un congelamento totale, come avvenuto solo 4 volte negli ultimi 40 anni, cioè nel 1981, 1985, 2002 e 2012, ma è comunque un fenomeno piuttosto raro.

Adesso la situazione sta cambiando: stanno entrando già in quota correnti occidentali più miti, che non impediranno certo di avere l’ennesima gelata stanotte, di sicuro nettamente più forte a valle che in collina come spesso accade, ma che domani causeranno un aumento dell’umidità e della nuvolosità, accompagnate però anche da un aumento termico. Venerdì inizierà infatti come una giornata decisamente mite e umida rispetto agli ultimi giorni, ma sarà solo una parentesi, in quanto il fronte freddo che passerà in giornata porterà oltre alla pioggia (e la neve in montagna, compreso l’Amiata) anche un nuovo calo termico, più accentuato durante la sera.

E arrivati al weekend inizia il dilemma previsionale: infatti dalla posizione del minimo depressionario che si creerà nel Tirreno a seguito dell’arrivo di aria fredda di origine artica dalla valle del Rodano, si decideranno i nostri destini “nevosi”. Bastano spostamenti di 50-100 km e cambia la previsione. Al momento le possibilità di una nevicata con accumulo al suolo tra sabato e domenica nella nostra zona, soprattutto in collina, sono secondo me superiori al 50%, intorno al 60-70 per intenderci, a differenza della scorsa ondata di freddo dell’Epifania nella quale chiarii subito che di freddo ne avremmo visto molto, ma neve poca o niente. Vedremo nei prossimi giorni che strada definitiva prenderanno i modelli matematici previsionali.

 

Giaime Marchesini