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Bettollini “I sindaci che dichiarano di non applicare il decreto sicurezza commettono un profondo errore”

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“I sindaci che hanno dichiarato di non voler applicare il decreto legge sicurezza commettono un profondo errore; non è in questo modo che si deve fare opposizione a Salvini”
Sceglie queste parole il sindaco di Chiusi Juri Bettollini per commentare le reazioni sulla così detta “Legge Salvini”, che in questi primi giorni dell’anno sta tenendo banco sulla discussione politica nazionale. L’articolo che ha fatto esplodere la polemica è, in particolare, il passaggio della legge che stabilisce che il permesso di soggiorno rilasciato ai richiedenti asilo sia un documento di riconoscimento, ma non basti più per iscriversi all’anagrafe e avere quindi la residenza.
“Con i colleghi che non vogliono applicare il dl sicurezza – sottolinea il primo cittadino di Chiusi Juri Bettollini – condivido i dubbi, la contrarietà e penso che sia necessario un momento di riflessione per modificare e migliorare una legge che, ad oggi, rischia di aumentare il problema sicurezza invece di reprimerlo. Detto questo però una legge rimane una legge e un sindaco non può farsi bandiera di disobbedienza verso lo Stato. I sindaci che, presi dalla foga mediatica, hanno dichiarato di non voler applicare il decreto chiudendo, quindi, le porte del dialogo stanno commettendo un profondo errore perché dimenticano, che un sindaco, non può mettere in discussione il principio cardine del proprio agire, ovvero quello di essere, sempre, il primo baluardo della legalità e del rispetto delle istituzioni. L’opposizione a Salvini deve essere costruita con intelligenza, unione e mai con arroganza; l’atteggiamento del muro contro muro non servirà a nulla se non a creare un clima di tensione in tutto il Paese. I sindaci devono essere capaci di fare fronte comune per lavorare insieme e costringere il Ministro a sedersi a un tavolo di confronto con l’Anci dove non potrà rispondere con slogan da Facebook. La deriva che sta prendendo questa discussione dimentica che in gioco ci sono le vite di tantissime donne, uomini e bambini sulle quali non possono essere ignorati i diritti umanitari, che dobbiamo difendere riscoprendo i valori della resistenza e del rispetto reciproco tra i popoli. Solo in questo modo potremo spazzare via i venti del razzismo e di tutte le forme di odio verso il prossimo.

Ufficio Comunicazione Comune di Chiusi