Home Rubriche Baricco “E ora le ‘elite si mettano in gioco”

Baricco “E ora le ‘elite si mettano in gioco”

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Cosa è cambiato nella società, nella politica, nell’atteggiamento dei cittadini verso lo Stato? C’è un dibattito ed una riflessione in corso. Da tempo, oltre che un confronto ed uno scontro politico.  Sono stati anche scritti diversi libri. Nei giorni scorsi Alessandro Baricco ha pubblicato su “Repubblica” un articolo che torna sul tema. Offriamo ai lettori del Corriere Pievese e dell’Ora del Trasimeno la sua  lettura. Sperando di fare cosa gradita e soprattutto stimolante. Baricco sostiene che in questo inizio di nuovo secolo, ma con origini anche più lontane, si è modificato il patto fra popolo e elite, economiche, politiche e culturali che esisteva prima. Un patto che prevedeva deleghe e consenso, anche con qualche privilegio, a condizione che ne beneficiassero una larga parte di cittadini. La globalizzazione senza regole e senza valori, che le elite hanno consentito,  ha travolto tutto compreso quel patto.

Ora in Europa ma anche in America, larghe masse di cittadini e soprattutto di elettori non credono più a queste elite, dalle più grandi e collocate in alto a quelle più piccole e collocate in basso. E non credono più nemmeno ad alcune figure professionali che hanno costituito il collante sociale nelle società ricostruite dopo la seconda guerra mondiale. Non solo, ma l’ingresso travolgente dell’informatica e della rete hanno permesso di essere protagonisti diretti del confronto e della comunicazione sociale e politica grandi massi di popolo che prima aveva un accesso piuttosto ristretto alla discussione. Da qui anche la messa in discussione delle forme tradizionali e rappresentative della democrazia.  Il problema che segnala Baricco è che in questo modo si rischia di mettersi in mano direttamente ai potentati economici ed alle elite vere, senza più le tutele che le democrazie occidentali ed in particolare quelle europee hanno garantito nel secondo novecento. Come provare ad uscirne? Qui sta il problema. Ma provate a spendere qualche minuto per leggere. (g.f)