Città della Pieve. La gara per l’appalto dei servizi museali e turistici dei quattro comuni di Città della Pieve, Paciano, Panicale e Piegaro è stata tra le prime svolte dalla “centrale unica di acquisto” costituita dai comuni delle colline e del sud del Trasimeno, che va ad aggiungersi a quella ben più corposa costituita da Castiglione del Lago, Magione e Corciano.
Ma sembra che il tema dopo le difficoltà incontrate negli anni scorsi non abbia ancora trovato una soluzione definitiva e stabile.
Alle gestioni di Lagodarte e della Ati create attorno, negli anni scorsi, è seguita quella della cooperativa sociale di Tarquinia, Itinera, che doveva durare il tempo per lo svolgimento della nuova gara.
La nuova gara indetta a fine anno avrebbe visto quattro partecipanti: la cooperativa perugina Sistema Museo, quella castiglionese Lagodarte, il Consorzio Itaca con una cooperativa tifernate e gli attuali gestori di Tarquinia.
A risultare prima aggiudicataria nel dicembre scorso sarebbe stata Lagodarte che ha prevalso, nella somma dei punteggi di prezzo e qualità, grazie ad uno sconto, sull’importo a base d’asta di poco superiore ai 300.000 euro, di circa il 17%, rispetto al secondo arrivato che avrebbe offerto il 7%. circa
A quel punto I Comuni avrebbero avviato la procedura per la verifica della eventuale anomalia del prezzo chiedendo una serie di chiarimenti che avrebbero portato ad escludere il primo aggiudicatario e ad assegnare il servizio al secondo cioè a Sistema Museo di Perugia.
E’ prevedibile a questo punto il ricorso, con tutto quello che ne consegue, da parte dei primi aggiudicatari esclusi, anche perchè tutti i progetti pare che abbiano avuto una valutazione piuttosto scarsa ed anche i migliori un punteggio di poco superiore la metà degli 80 punti a disposizione della commissione di gara.
Il rammarico più grande è che non ci sia stato ancora nessun soggetto pievese che abbia cercato alleandosi con i vari partecipanti ad entrare sulla scena. E questo per una cittadina che vuole candidarsi ad essere leader nel settore culturale a livello di area non è un buon segno.
Le difficoltà del nostro turismo dipendono da problemi rilevanti come l’offerta turistica complessiva, gli eventi da qualificare e da estendere oltre i due mesi canonici, da una capacità di vendita che diviene sempre più specialistica e costosa, ma una qualificazione ed una stabilità nel servizio di informazioni potrebbe essere un primo segnale.