Il consiglio comunale di Perugia ha discusso il bilancio del 2013 dell’Afas, l’azienda che gestisce le farmacie pubbliche di Perugia e di alcuni comuni, fra cui Città della Pieve.
Dopo due anni di conti in rosso, l’azienda torna all’utile. Nel 2012 aveva perso 166 mila euro, nel 2011 142 mila, nel 2013 l’utile complessivo è stato di 126.247,22 euro.
Dentro questo risultato ci sono anche i 25.271,16 euro di utile netto della gestione della farmacia di Città della Pieve.
Va detto, subito, che è cosa positiva, dopo diverso tempo, avere sulla nostra Farmacia dei dati economici sulla gestione.
Positivo anche il fatto che si è trattato di una gestione in attivo e che quindi non ci sono ricadute indirette su nessun contribuente, anzi. Positivo dovrebbe essere anche il fatto che si è trattato nell’esercizio 2013 di un periodo ridotto e che quindi il risultato di un anno intero, per esempio il 2014, stante questo trend, dovrebbe essere ancora migliore.
Mancano ancora le informazioni dettagliate sul rapporto con il Comune di Città della Pieve. Dovrebbe essere scontato che l’utile netto sia successivo alle spese sostenute dall’Afas per l’aumento dei servizi che ci sono stati nel corso della nuova gestione. Nel corso della recente campagna elettorale, fu detto che il ricavato del Comune di Città della Pieve sarebbe stato quello risultante dalla nuova gestione e dal pagamento dei nuovi servizi al gestore.
Se è così oltre al miglioramento che indubbiamente si è avuto nei servizi ai cittadini, ci sarebbe il mantenimento di un utile finale. Non avendo riscontri passati non è possibile fare confronti economici.
Cioè fare un confronto su quanto portava al Comune la precedente gestione diretta, con servizi diversi.
