Home Rubriche Tutta l’Umbria con la banda ultra larga. Ma possiamo stare tranquilli?

Tutta l’Umbria con la banda ultra larga. Ma possiamo stare tranquilli?

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Pubblichiamo a seguire il testo integrale del comunicato stampa dell’agenzia di informazione della Regione Umbria, in cui si annuncia la pubblicazione del bando con cui si dovrebbe dare inizio ai lavoro che dovrebbero portare in quattro anni la banda ultra larga in tutta l’Umbria e quindi superare il divario che vede gran parte della nostra regione penalizzata dal punto di vista dei collegamenti in rete. Ci sarebbe da dire bene, finalmente. Ma c’è un ma. Ed è quello che si ricava dalla lettura di quei passaggi che abbiamo evidenziato in rosso. si parla “della maggior parte dei cittadini umbri” non di tutti. E sotto si parla di “508.175 i residenti nei 92 comuni che verranno raggiunti”. Ecco il punto è tutto qui. Chi sono gli esclusi? Solo le case sparse? O anche alcuni centri? Noi cercheremo di capirlo e di informarci.  (n.d.r)

(aun) – E’ stato pubblicato ieri da Infratel (società in house del Ministero per lo sviluppo economico) il bando di gara con cui verranno selezionate le aziende che nei prossimi 4 anni porteranno la banda ultra larga a tutti i cittadini umbri. Lo annuncia, esprimendo piena soddisfazione, il vice presidente della Regione Umbria, con delega alle infrastrutture digitali, Fabio Paparelli. “Si conclude così l’iter iniziato più di un anno fa, a coronamento di un percorso iniziato nel 2006 e che ha visto in questi dieci anni importanti investimenti regionali destinati a rompere l’isolamento infrastrutturale cui  l’Umbria sembrava essere destinata per dimensioni e caratteristiche demografiche. A breve – ha spiegato lo stesso Paparelli – saranno raggiunte in fibra ottica anche le aree industriali e le abitazioni della maggior parte dei cittadini umbri, oltre alle sedi delle Pubbliche amministrazioni. Quando l’infrastruttura sarà ultimata, sulla stessa potranno girare gli innumerevoli servizi informatici ai quali la Regione sta lavorando con la collaborazione di Umbria Digitale, in modo tale da espandere i servizi a valore aggiunto utili a semplificare la vita a imprese e cittadini umbri.

Questo intervento pubblico andrà a sommarsi a quello dei privati, come è già successo nella città di Perugia, nel caso di Enel e come accadrà a Terni, dove è il comune ad essere proprietario della rete elettrica. Saranno 508.175 i residenti in tutti i 92 comuni umbri che beneficeranno degli interventi e 157.432 le abitazioni che la rete pubblica raggiungerà.

Il Piano – ha sottolineato Paparelli – prevede di realizzare la rete in fibra ottica in quelle zone (aree bianche) dove il privato non ha manifestato alcun interesse all’investimento. E’ un intervento dunque determinante per non avere una Regione a due velocità, visto che in mancanza dell’intervento pubblico una parte consistente della popolazione che sarebbe state tagliata fuori dal futuro digitale”.

Il bando riguarda 12 Regioni e l’Umbria è inserita in un lotto unico con le Marche. La società che si aggiudicherà la gara realizzerà e gestirà per venti anni una rete di proprietà pubblica che garantirà capacità di connessione ad almeno 30 Megabit/s a tutti i cittadini della nostra Regione.

Tutti i comuni umbri saranno interessati dalla realizzazione di questo progetto che comporterà un investimento pubblico totale di 56 milioni di euro coperto per 31 milioni da fondi nazionali e per la quota rimanente da finanziamenti europei della Regione Umbria.

L’intervento è finalizzato al raggiungimento di tre obiettivi. Il primo è quello dell’infrastrutturazione delle Aree Bianche (totali o parziali) dei comuni appartenenti al Cluster C con la seguenti tipologie di rete:

  1. a) con reti abilitanti servizi con velocità di connessione superiore a 100 Mbit/s in downstream e ad almeno 50 Mbit/s in upstream per almeno il 70% delle abitazioni e unità locali al netto delle case sparse;
  2. b) con reti abilitanti servizi con velocità di connessione di almeno 30 Mbit/s in downstream per almeno il 30% delle abitazioni e unità locali al netto delle case sparse;

Il secondo obiettivo è quello dell’infrastrutturazione delle Aree Bianche (totali o parziali) dei comuni appartenenti al Cluster D con reti abilitanti servizi con velocità di connessione di almeno 30 Mbit/s in downstream, per il 100% delle abitazioni e Unità locali al netto delle case sparse. Infine è previsto il collegamento in modalità Fiber to the Home di tutte le sedi della Pubblica Amministrazione, dei presidi sanitari pubblici e dei plessi scolastici in tutti i comuni interessati dal piano.