Sono stati resi noti i dati delle presenze degli alberghi e delle strutture extra alberghiere nel periodo gennaio- ottobre 2015, confrontati con quelli dell’anno precedente, il 2014. Del comprensorio del Trasimeno, per ogni singolo comune e nel suo complesso.
Qui sotto riportiamo, in sintesi, il confronto dei dati di Città della Pieve e e del Comprensorio riferiti alle presenze, che sono i parametri più significativi.
C’è un calo del 30% a Città della Pieve pari a 17.504 unità delle presenze, e di 30.155 nel comprensorio pari al 3, 38%.
Ora si può dire che la crisi incide su tutto. Si può dire che i dati potrebbero essere falsati dal nero e dalla evasione. Si potrebbe dire che quelli dei ristoranti e dei bar, gli altri protagonisti dell’offerta turistica, dal punto di vista dell’impresa, potrebbero essere diversi. Si può dire che una delle strutture ricettive pievesi più tarate per il turista medio interessato a Città della Pieve, è da alcuni anni ferma per un contenzioso fra privati.
Tutto si può dire. Meno che questi dati non debbano destare qualche preoccupazione e soprattutto l’interesse degli addetti ai lavori, delle istituzioni e di quello che resta della politica.
Come Corriere Pievese abbiamo lanciato l’allarme già da qualche tempo.
Non ci interessa la propaganda, non ci interessano le strumentalizzazioni, pensiamo che molti, se non tutti, stiano facendo quello che possono e sono abituati a fare. Ma quello che ci interesserebbe sapere è sa da qualche parte c’è un luogo in cui si ragiona, in senso strategico, sul che fare, insieme a chi, con quali interlocutori, con quali progetti, con quali risorse.
Perché altrimenti tutto il resto, sono chiacchiere.
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